CLAUDIO VINAZZANI, "L'ANDREOTTI DEL NAPOLI"

  

La sua abilità da sindacalista gli aveva procurato quest’impegnativo soprannome da parte dei suoi compagni di squadra. Centrocampista di grande dinamismo, utilissimo alla squadra, sempre pronto ad aiutare il compagno in difficoltà nel corso della partita. Non possedeva una tecnica particolarmente sopraffina, ma nei 7 anni che ha vestito la maglia azzurra tutti gli allenatori succedutisi (Pesaola, Vinicio, Di Marzio, Marchesi, Giacomini) non hanno mai rinunciato al suo apporto tanto da collezionare ben 188 presenze con 4 gol.

 

Fu anche nominato nel 1980-81 capitano, carica mantenuta fino alla fine della sua avventura in riva al Golfo. 

Nato il 18 aprile 1954 (stesso mese ed anno di Giancarlo Antognoni) tirò i primi calci con la Massese, squadra di Massa, la sua città donde passò al Napoli nel 1976, vestendo anche nel 1973-74 la maglia dell’Olbia. 

Nel 1983 viene ceduto alla Lazio appena promossa dalla serie B, e con i biancocelesti rimane fino al 1986, quando purtroppo rimase coinvolto nel secondo “scandalo scommesse” che sconquassò il calcio italiano. La pena è particolarmente dura: 5 anni di inibizione. 

Chiaramente, vista la sua età, non è più tornato a calcare i campi verdi. 

Un noto negozio di articoli sportivi nei pressi dello stadio che porta il suo nome, ci ricorda il suo legame, mai attenuatosi, con la nostra città.

 

Emanuele Orofino                                        20/10/2003  

 

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