forse non ha tutti i torti

Da: mariano di mergellina
Date: venerdì 04 aprile 2003
Time: 15.52.47

Commenti

Missione compiuta! Così come annunciato ieri, Salvatore Naldi ha ripianato le perdite al 31 gennaio 2002 ed a completato la ricapitalizzazione al 15 luglio 2002 versando i rimanenti 7/10 pari ad un valore di 3 milioni e mezzo di euro. In più l’assemblea ha provveduto ad aumentare il capitale sociale fino ad un valore di 2.900.000,00 euro, versando i 3/10 pari a 750.000,00 euro. Per un po’ di tempo, insomma, il Napoli potrà respirare, tenendo conto anche della visita che la Co.Vi.Soc. renderà a Soccavo lunedì prossimo, ma la mattinata al Centro Paradiso è stata scossa dalla conferenza stampa del presidente seguita all'assemblea. Naldi nel corso dell'incontro con i giornalisti è andato su tutte le furie, attaccando istituzioni e imprenditoria cittadina: "Qui nessuno ha capito che io rappresento un valore aggiunto perchè senza di me il Napoli avrebbe fatto la fine della Fiorentina. Sono stato io quello che ha cacciato i soldi per garantire un futuro a questa società. Nessuno mi ha mai dato una mano. Imprenditori e istituzioni lo hanno fatto solo a parole. La verità è che sono solo. A Firenze è intervenuto in maniera decisa il sindaco per salvare la situazione della Florentia. Rosa Russo Iervolino e Antonio Bassolino, invece, non hanno mosso un dito. Adesso da loro voglio i fatti, comincino a venire allo stadio". Naldi, non ha lesinato criche anche ai giornalisti, in particolare sulle voci che nei giorni scorsi hanno avvicinato il nome di Marco Di Mauro, l'italo americano che rappresenterebbe un'associazione religiosa no-profit, al club azzurro: "Non è mai esistita nessuna trattativa con questo signore. Non capisco perché un quotidiano in particolare (il Corriere dello Sport, n.d.r.) anche oggi ha dato ancora spazio a questo personaggio che io definisco un megalomane e che ho già denunciato. Capisco che si debbano vendere i giornali, ma non ci si comporta così. In questa città ci sono degli squali che delegano improbabili acquirenti e mettono in giro voci inesistenti per screditarmi, con l'unico scopo di aspettare il fallimento del Napoli e per mettere le mani sulla torta". Naldi poi spiega che il contenzioso con Corbelli sarà risolto al più presto: "Siamo d'accordo, c'incontreremo quanto prima in Lussemburgo". Il progetto-Napoli che si era prefissato stenta a decollare, il presidente giustifica il ritardo puntando l'indice sui danni provocati dalle precedenti gestioni: "La massa debitoria che ho trovato al momento del mio arrivo in società era enorme. Per ricostruire ci vuole del tempo. Io lavoro per dare solidità a questa società. Sono pronto a farmi da parte se ci saranno offerte serie. Sono un passionale, ma so bene che il calcio di oggi va gestito attraverso gruppi industriali. Ci vogliono forti investimenti". A chi, infine, gli ha chiesto se il Napoli riuscirà ad evitare la retrocessione, Salvatore Naldi ha risposto: "Nel calcio è come nella vita, non esistono certezze".


Aggiornato il: 24 febbraio 2010