Bel mes

Da: Gennaro
Date: domenica 10 agosto 2003
Time: 23.59.46

Commenti

questo è un mes ke ho trovato ke parla di tutta questa situazione tra calcio e carte bollate e tribunali: Ragazzi, ma vogliamo piantarla e cercare di guardare le cose con equidistanza? Napoli-Catania-Catania-Napoli-Venezia-Carraro, ecc. ecc.

Sportivamente, il campo ha emesso un solo chiaro verdetto, che è inutile commentare, perché è sotto gli occhi di tutti!

Il tribunali civili non hanno nulla a che vedere con lo sport.

Tutto sto casino è nato da una prima sentenza della Caf, che ha interpretato "sui generis" la norma (parlo da giurista, in quanto sono avvocato), che negli ambienti della FIGC (parlo nel suo ruolo di "legislatore") era stata interpretata come da precedente sentenza della disciplinare. In secondo luogo, vi è una norma poco chiara, in quanto anche le menti giuridicamente più fervide,hanno dovuto fare parecchia fatica per dare la corretta interpretazione. Infatti, già si sapeva che questa norma sarebbe stata modificata, rendendola chiara, nel senso che ora la FIGC sostiene.

Il terzo punto è che, pur se nella sostanza giuridica correttamente, la FIGC ha gestito questa situazione in maniera a dir poco dilettantesca.

Se ci fossero stati dei complotti a favore di questo o di quello (Carraro è pure avvocato...), ma non vi pare che avrebbero trovato il "metodo scientifico" per mettere subito le cose a posto? E ci sarebbe pure stato, giuridicamente impeccabile. Sarebbe bastato che il Consiglio Federale, dopo la famosa sentenza della CAF, avesse illustrato, all'indirizzo della CAF, i dettami interpretativi della contestata e contestabile norma (che per fortuna non esisterà più), rimandado a quest'ultima gli atti per il SUO definitivo giudizio. Se Carraro, giurista, non ha intrapreso, sin da subito, la strada giuridicamente corretta (dato che sarebbe sempre stata la CAF, quale ultima istanza, a giudicare), prevista oltretutto dall'ordinamento federale (anche se mai adottata, dato che non ce ne è mai stato bisogno), questo la dice lunga sul profondo dilettantismo ed improvvisazione che esiste oggi alla FIGC. Insomma, non un'astuzia per ledere qualcuno a favore di un altro, ma una conduzione da polli, al punto tale che dalla ragione giuridica sostanziale, si è passati, con gli uteriori passaggi a carte bollate, al torto (da parte della FIGC) più assoluto per la successiva gestione della vicenda.

In definitiva, a carico della FIGC, non una grave condotta sostanziale, ma una catastrofica e vergognosa gestione dell'iter.

E qui veniamo al punto saliente, sul quale tutti sono d'accordo. Il modo del calcio va pulito da questi dirigenti incompetenti da 4 soldi, che non hanno forza "politica" (in senso sportivo ovviamente = Corea docet, un solo esempio che vale per tutti. Anche in quel caso una gestione da incompetenti ma, che vista dall'esterno, sembrava più un atteggiamento di chi aveva torno e non aveva invece subito dei torti...).

Ve lo dice un suddista, che lavora come avvocato negli ambienti della Procura e che ha visto tante carte... anche in ambito sportivo. Le cose, in realtà, non stanno come sembrano e come vogliono che i più credano.

La parabola discendente del calcio italiano, ha avuto inizio con l'avvento di Berlusconi, il quale con una vera e propria "furia economica" ha fatto letteralmente esplodere i sottili equilibri del mondo del calcio, al cospetto di un mondo non ancora maturo e preparato ad un business selvaggio, aggressivo, al quale non ha neppure avuto il tempo di prepararsi e meno ancora era attrezzato a darsi delle nuove regole che, in qualche modo, lo preservassero. E così, per 18 anni, si è andati avanti "a reazione muscolare, irrazionale", senza mai usare il cervello.

I dirigenti sono diventati sempre più incompetenti, nella "finanziaria calcio", fino ad arrivare al bassissimo punto in cui siamo oggi.

Quando si arriva (anche in altri settori) a situazioni gravi come questa, bisogna azzerare tutto, ripulire tutto e ripartire con il piede giusto.

Se andiamo indietro solo di 3 - 5 anni (ma si potrebbe anche di più), vi posso assicurare che, rispettando le norme alla lettera (giuste o sbagliate che siano), tra serie A e serie B, circa il 90% delle squadre non avrebbero dovuto essere iscritte. E, in alcuni casi, neppure per mancanza reale di soldi, ma semplicemente per "furbizie" varie del tipo io i soldi li ho, faccio risultare che ci sono in società, ma in realtà non è così perché mi rendono di più e meglio se li piazzo, nel frattempo, da qualche altra parte... E questo discorso vale soprattutto per certi grandi clubs... E questi clubs non sono certo al Sud... Gli altri, compatibilmente con la loro intelligenza e possibilità, si sono dovuti adattare...

Che dire dello scandalo dei passaporti falsi, dove squadre come Udinese, Inter (solo per citarne alcune), c'erano dentro fino al collo, eppure nulla, tutto ricoperto. Oppure delle pastette sull'asse Verona-Parma (non è l'unica situazione di collusione, neppure attualmente... non lecita soprattutto quando si tratta di squadre che militano nella stessa serie)?

Oppure del famoso doping di Empoli?

Sempre per diritto di cronaca, di completa e corretta cronaca, rammento che, in entrambi i casi, sarebbe stato proprio il Napoli e a pieno titolo e diritto, a doverne beneficiare di quelle situazioni (la prima volta con la permanenza in A e la seconda volta con la promozione in A, al posto dell'Empoli).

Allora pesiamo, pensiamoci tutti e non cadiamo nel tranello di chi vuole (e vi assicuro che è così, sempre e solo per interessi economici) il Sud contro. Dal Sud invece può rinascere un calcio nuovo, un calcio (e lo sport in generale) più giusto e decubertiano, soprattutto in un'area dove vi sarebbe pure della "materia prima" eccellente.

Gaucci, purtroppo, come tanti altri, è un accecato e ragiona solo ed esclusivamente in fuzione del proprio interesse economico, senza guardare in faccia a nessuno, ma proprio a nessuno


Aggiornato il: 24 febbraio 2010