ANTONIO VOJIAK “IL FIUMANO D’ORO”

  

            Il suo cognome tradiva le origini non italiane al 100%. Era nato infatti a Pola (19.11.1904), città all’epoca base navale strategica dell’impero Austro-Ungarico ceduta all’Italia dopo la fine della 1ª guerra mondiale. 

            Così Vojiak si ritrovò “italiano” a giocare nelle file della Lazio che, addirittura, in seguito ad una travolgente ondata d’autentico dilettantismo che investì l’intero ambiente Biancazzurro, lo cedette gratuitamente alla Juventus nel 1925. 

            Qui vince subito lo scudetto nel 1926, disputando in seguito altri 3 campionati sotto la Mole. Alla vigilia del famoso “Quinquennio” (5 scudetti fra il 1930 e il 1935) la Società Bianconera lo cede al Napoli (siamo nel 1929). 

            Vojiak, divenuto nel frattempo “Vogliani”, come volle il regime fascista non proprio amante di tutto quello che non era italiano al 100%, si realizza pienamente come attaccante di razza, lui che in realtà era nato come mezzala, ruolo comunque spesso ricoperto anche in riva al Golfo. 

            In sei stagioni napoletane mette a segno la bellezza di 102 reti in 191 partite con una media gol superiore allo 0,50% (esattamente 0,535) che ne fa il cannoniere “morale” di tutti i tempi del nostro Napoli. 

            Infatti, Attila Sallustro avendo messo a segno 107 reti, ed essendo di fatto il 1° cannoniere “reale” in assoluto, ha una media dello 0,41% avendo indossato la maglia Azzurra per 259 volte. 

            Il suo “score” è davvero impressionante: dal 1929 al 1935 solo in due campionati è sceso al di sotto dei 20 gol. Nel 1931-’32 (9) e nella stagione di commiato dal Napoli (10 nel 1934-’35); per il resto segnò 20 reti nei campionati dal 1925 al 1931, ‘22 e ’21 nel biennio 1932-’34. 

            Nonostante tutto ciò, solo in un’occasione ha vestito la maglia della Nazionale A (Italia-Svizzera 3-0 disputata, guarda caso, a Napoli il 14.2.1932); per il resto 3 gol in 6 presenze con la Nazionale B. 

            Dopo aver lasciato Napoli chiuse la sua brillantissima carriera nella Lucchese, dopo una breve parentesi nel Genoa. Vojiak ha servito la causa Azzurra anche come allenatore nei Campionati dal 1940 fino al 1943, quando però non concluse la stagione, venendo rilevato da Paolo Innocenti verso la conclusione di quel Torneo di guerra.

 

 

         Emanuele Orofino                                        25/1/2004  

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