(RENATA SCIELZO /
foto di Felice De
Martino) - Oggi quasi ce
ne stavamo dimenticando
presi come siamo ad
allontanare tensioni e
ad esercitare
scaramanzie di ogni tipo
in vista di domenica. Da
chi cerca di ricordarsi
qual è la maglietta che
ha indossato l’ultima
volta che è andata bene,
a chi cerca di non far
vedere o ascoltare la
partita a parenti e
conoscenti che a detta
di tutti portano iella,
a chi si munisce di
corni, santini, polveri
magiche e quant’altro, a
chi si guarda intorno
per scansare gatti neri,
a chi interroga la
cabala, a chi va a
pregare dinanzi al
santino di Maradona e al
suo veneratissimo
capello in piazzetta
Nilo.
E intanto proprio oggi
in mezzo a tanto
fermento e a tutto
questo trambusto di
agitazioni, gestacci,
premature discussioni di
calciomercato, Christian
Bucchi fa cifra tonda:
30. Non goal, anni.
Numero perfetto, età
importante. Ci si avvia
verso la maturità
professionale, è il
momento delle scelte, ma
anche delle piccole
grandi consapevolezze.
Noi oggi, al di là di
come è andata, al di là
delle critiche, al di là
dell’ambientamento, al
di là delle aspettative,
al di là di quello che
sarà il futuro di Bucchi,
ci sentiamo di porgere
gli auguri più sentiti
ad un professionista
serio, che ha saputo
comportarsi in campo e
fuori. Non è stata la
sua una stagione
scoppiettante come
quella passata e a
Napoli non poche sono
state le difficoltà
anche con i tifosi
(ricordiamo ancora
quello stuolo di
imbecilli che lo
fischiò…non si fischia
mai in quella maniera un
giocatore della propria
squadra, nemmeno quando
fa una cavolata, lo si
critica dopo, ma dagli
spalti non si fischia, è
da vigliacchi), tuttavia
Christian Bucchi si è
sempre dimostrato
superiore, rispondendo
con il goal o correndo
sotto la curva a
chiedere incitamento; ha
regalato sorrisi e
quando è stato chiamato
in campo si è sempre
fatto trovare pronto,
senza troppi vittimismi,
senza alzare la voce.
Poche spizzate quest’anno,
ma più di una volta
fondamentali.
Non sappiamo come andrà
a finire, non sappiamo
se quello che è stato il
colpo di mercato dello
scorso anno, trascorrerà
all’ombra del Vesuvio il
suo
trentesimo/trentunesimo,
sappiamo solo che oggi
bisogna fargli gli
auguri più sentiti, un
grosso in bocca al lupo
per l’avvenire personale
e professionale e
regalargli un grazie,
perché comunque vada
sarà un successo e anche
lui sarà stato parte di
questo successo.
Grazie Christian e
tanti, tanti, tanti
Auguri.