ROMA LASCIA A QUOTA ZERO LA ELDO. ORA C'E' DA PREOCCUPARSI  

11/10/2007

(GIUSEPPE PALMIERI) - Niente da fare. Che sarebbe stato un inizio in salita era noto, ma vedere la Eldo a quota zero punti dopo tre partita gela davvero il cuore. Gli azzurri sono caduti anche al PalaLottomatica contro la Virtus Roma, dopo aver perso contro Milano e Capo d'Orlando. Per tentare di sbloccarsi e di riscattare l'umiliazione subita davanti al proprio pubblico per mano della Pierrel, coach Bucchi schiera Rocca, Thomas, Raicevic, l'esordiente e atteso Monroe, con Rivera in cabina di regia. L'inizio è persino positivo per i colori azzurri con due punti di Rocca e cinque di Raicevic, con una tripla che valgono il 4-9. Ma Napoli comincia a sbagliare, nonostante lo faccia anche Roma, ma la Virtus torna sotto e impatta con Ukic. I capitolini sono più bravi sotto le plance, mentre la Eldo nella prima parte della gara trova buoni canestri dall'arco. Si arriva punto a punto all'intervallo (arrivano dalla lunetta i primi due di Monroe), e Napoli mette il naso avanti con due liberi di Haryasz che scrivono 19-20 alla prima sirena. Alla ripresa si accende Lorbek, sempre positivo contro il Napoli Basket, firma quattro punti che messi accanto ai quattro di Ray, valgano il +4 romano, con gli azzurri che si aggrappano ad una tripla di Thomas per non farsi staccare. Si continua con la falsariga dei padroni di casa insuperabili sotto canestro e partenopei che trovano punti solo con tiri dall'arco, molto bene Malaventura. Ma quando Roma comincia a scaldarsi anche dal perimetro, Stefansson docet, per la Eldo sono dolori e -7 sul 36-29. All'intervallo lungo si arriva sul 38-31 con due canestri di Malaventura e Ray a fissare il punteggio.
Nel terzo quarto, pronti via e 4-0 di Napoli firmato Rocca-Rivera, sembra un buon inizio, i tifosi gongolano. Ma nel momento dell'aggancio gli uomini in canottiera azzurra si perdono in un mare di errori e Stefansson, ancora lui, dall'arco riporta Roma al massimo vantaggio di sette lunghezze. La squadra di Repesa sembra controllare, grazie ai punti di Lorbek nell'area colorata. Non è cosi. Magic moment al tiro che dura due minuti e Napoli impatta a 51, grazie due triple di Thomas e Rivera, un canestro da sotto del play portoricano e un libero di Raicevic. Tutto da rifare per Giachetti e compagni. Napoli, purtroppo, fa harakiri e si affida ancora al perimetro, sbaglia, poi perde un pallone e la coppia Stefansson-Giachetti firma un 7-0 che fa malissimo al morale azzurro. All'ultimo riposo si arriva sul 59-54 grazie ad un canestro di Rivera, che arriva tirando indovinate da dove? Dall'arco? Ebbene si, ancora da tre punti. Peccato che le partite non si possono vincere solo cosi.
Nell'ultima frazione ci si aspetta il colpo di reni azzurro per centrare la prima vittoria. Non è cosi, Napoli non difende più, non trova più canestri facili e in un paio di minuti sprofonda a -11 con una schiacciata di Erazem Lorbek a inchiodare la Eldo ad uno svantaggio duro da recuperare. L'ultimo sussulto è una tripla di Malavenutra al 36' che riporta la squadra partenopea a -7, ma finisce li perchè Roma controlla con uno strapotere sotto le plance da far paura e grazie alla scarsezza delle idee offensive degli azzurri, che a parte il tiro da fuori, sembrano avere poco da offrire. Il punteggio finale è di 80-69. Deludente l'esordio di Monroe, Rocca paga troppi centimetri sotto canestro, si fatica a trovare soluzioni e non pare esserci nessuno in grado di fare davvero la differenza. Certo, si dirà, è un passo avanti rispetto alla catastrofe con Capo d'Orlando. E questo è un dato, ma tre sconfitte in altrettante uscita, prima della trasferta di Teramo, contro una squadra lanciatissima, e della gara in casa contro la corazzata Montepaschi Siena, sono un bel campanello d'allarme. Arrivare a quota zero dopo cinque partite sarebbe davvero una catastrofe. Da scongiurare.

 

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