• BASKET – CARPISA: DUE PUNTI PER CONTINUARE LA STRISCIA VINCENTE •

13/1/2006

(RAUL D'AMATO) - Ennesimo anticipo serale per la Carpisa che, alle 20:30 al PalaBarbuto, affronta la Vertical Vision Cantù. A sole 2 giornate dal termine del girone di andata gli azzurri hanno l’occasione di consolidare l’ottimo piazzamento in classifica, potendo sfruttare un nuovo impegno casalingo contro un avversario lontano parente della brillante compagine ammirata nelle ultime stagioni. Troppi i problemi incontrati in questa metà di campionato dai brianzoli che si trovano invischiati nella parte bassa della graduatoria, più vicini alla zona calda che a quella playoff. Pagate care alcune scelte di mercato poco felici – Nate Johnson e Nikagbatse su tutti – e i troppi infortuni patiti, ultimo dei quali quello all’ala lituana Katelynas, fermo per una frattura allo scafoide. Sei le sconfitte consecutive rimediate prima che un raggio di sole, rappresentato dal successo di domenica scorsa ai danni di Reggio Emilia, ritornasse a squarciare le nubi fosche addensatesi sul cielo di una compagine che ha scritto pagine gloriose nella storia del basket italiano. Decisamente non era questa l’annata che immaginava coach Sacripanti, a lungo corteggiato dal presidente Maione durante l’ultima estate, ma restato a Cantù per rispettare un contratto firmato da tempo con la società lombarda. Di contro, Napoli arriva a questa gara con un cammino esattamente inverso a quello dei brianzoli. Sei i successi dei ragazzi di Bucchi, interrotti solo dal tornado Jerome Allen abbattutosi nella trasferta di Udine. Tutti abili i moschettieri azzurri, compreso un recuperato Lynn Greer smanioso di ricominciare ad incantare i tifosi. Ottimi i segnali pervenuti dall’ex Temple nello scrimmage disputato in settimana contro Scafati , ma è tutta la squadra a sembrare in splendide condizioni. E chissà che Sacripanti non guardi con rammarico al Michel Morandais (nella foto) targato Carpisa, molto più efficace e continuo di quello da lui allenato soltanto un anno fa. Insomma tutto la scia presagire che questa possa essere un’altra serata felice per Napoli: è necessario unicamaente che sul parquet scenda la solita Carpisa, capace di aggredire gli avversari senza lasciarli respirare. Questo ormai è il suo marchio di fabbrica.

 

 

 
 
 

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