• BASKET - ALLEN SPEGNE I SOGNI DI PRIMATO DELLA
CARPISA •
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17/12/2005
SNAIDERO - CARPISA 94-90 (21-16; 50-42;
76-62)
Snaidero Udine: Allen 43; Gigena 9;
Antonutti; Di Giuliomaria 10; Vetoulas 2;
Hill 5, Jaacks 10; Cantarello 7; Mian 3;
Sekunda 5; n.e. Mladjan e Dri. All.
Pancotto.
Carpisa Napoli: Sesay 17; Morandais 11;
Larranaga 3; Spinelli 7; Cittadini 2;
Stefansson 2; Rocca 22; Greer 23; Dalipagic
3; n.e. Morena e Iacolo. All. Bucchi.
ARBITRI: Cicoria, Lo Guzzo e Sardella.
(Raul D’Amato) - Quanta amarezza in questa
sconfitta, ma la Carpisa deve solo
recriminare con se stessa. Non si può non
giocare per quasi tre quarti di partita,
andare sotto di 18 punti e pensare di
rimettere tutto in piedi in soli dieci
minuti. Poi, è vero, la Snaidero ha avuto
quel pizzico di fortuna che l’ha aiutata a
chiudere una gara che le stava sfuggendo di
mano. Ma Napoli è stata irriconoscibile
troppo a lungo per poter chiedere una mano
alla dea bendata.
Già dalle prime battute si è capito che la
sosta ha fatto più male che bene alla
Carpisa: in sei minuti raggranella la
miseria di 3 punti, con un agghiacciante
1/11 dal campo i sei minuti. Udine così
trova il primo vantaggio consistente ma, con
un time out, Bucchi prova a dare una
strigliata ai suoi. C’è la reazione, con la
quale Napoli arriva anche ad impattare
(16-16 all’8°), sul pallone rubato da
Spinelli. Ma è troppo poco: Mian e
Cantarello con due canestri in verità
piuttosto casuali, aprono un parziale di
10-0 con il quale la Snaidero tocca il +10
all’11° (26-16). Sempre Spinelli, con la
grossa collaborazione di Mason Rocca riporta
la Carpisa in linea di galleggiamento. Ma
stasera tutti gli altri compagni sono
bravissimi a disfare il buono costruito con
tanta fatica. A cominciare da Lynn Greer
segnalato sul tabellino unicamente per due
liberi messi a segno e quattro falli a
carico, di cui un tecnico. Che la Carpisa
poi sia in serata totalmente negativa lo si
vede anche nella percentuale dalla lunetta:
poco più del 50% quando, normalmente, la
statistica parla dell’85%. Sul fronte
opposto invece Jerome Allen sembra avere il
fuoco addosso. Sei nei primi venti minuti ha
creato più di un grattacapo alla sua ex
squadra, dal terzo quarto mette il turbo e
alla fine chiuderà con 40 punti realizzati.
Ogni volta che alza la mano dall’arco,
puntualmente mette a segno la tripla. Napoli
sembra affondare sotto le bombe del suo ex
playmaker ma, approfittando di due minuti
nei quali Jerome va a sedersi in panchina,
si rimette in piedi. Lynn Greer si sveglia
dal torpore e piazza 7 punti in rapida
sequenza. Bucchi prima manda Larranaga sulle
piste di Allen per togliergli lucidità, poi
ordina la zone press che spegne totalmente
la luce dei padroni di casa. In 8 minuti una
gara persa si riapre. Napoli ha il pallone
del pareggio più di una volta ma per qualche
scelta infelice o per un pizzico di
malasorte non riesce mai a metterlo dentro.
Ci riesce benissimo Allen: a 50” secondi
dalla fine inventa una tripla dall’angolo
con due uomini addosso, mentre sta suonando
la sirena dei 24 secondi È il 92-88 e
sembrerebbe finita ma la Carpisa potrebbe
ancora provare ad andare all’overtime con
14” da giocare e tre punti da recuperare. Di
Giuliomaria però spegne le speranze
partenopee con un rimbalzo offensivo
sull’errore dalla lunetta dello stesso Allen.
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