5/3/2005
(dall'inviato Raul D'Amato) - “Il successo di
stasera è figlio di due motivi tecnici: nei secondi
venti minuti non abbiamo più concesso a Napoli rimbalzi
offensivi; i canestri di Phil Jones in transizione che
hanno girato l’inerzia del match dalla nostra parte” è
l’analisi del match di un ‘Pino’ Sacripanti giustamente
contento della vittoria dei suoi. “Una vittoria
fondamentale in un campo difficile e senza Stonerook”
prosegue il coach di Cantù. “Ovviamente senza Shaun
siamo obbligati a sforzarci e stasera, contro una difesa
molto attenta sui curl di Kaukenas, la fatica è stata
doppia. Siamo stati bravi a non aver mai fatto scappare
loro nel punteggio ed a mettere in ritmo Jones
nell’ultima frazione, quando la difesa della Pompea non
aveva ancora trovato gli accoppiamenti. Lasciatemi
sottolineare la sportività del pubblico napoletano che
ha apprezzato la gara, non spettacolare come quella di
un anno fa ma sicuramente molto vibrante, ed ha
applaudito anche la mia formazione. Questo ci fa molto
piacere”. Siete sempre alla ricerca di qualcuno da
aggiungere al roster? “Io lavoro con serenità con gli
uomini che ho a disposizione. Un occhio al mercato lo
manteniamo sempre aperto, nel caso trovassimo qualcuno
che fa al caso nostro”.
“La sola spiegazione che trovo è quella di aver avuto
percentuali realizzative davvero modeste” dice un
amareggiato Maurizio Bartocci. “Abbiamo avuto in mano
l’inerzia sin dal primo minuto, difendendo benissimo e
togliendo il contropiede a Cantù. Il nostro dominio a
rimbalzo è stato evidente ma non siamo riusciti a
trasformare tutto quanto di buono abbiamo fatto in
punti”. Nell’ultimo quarto Jones vi fatto male dalla
distanza senza che siate riusciti a trovare le
contromisure. “Certo Ha messo due triple in
semi-transizione senza che nessuno si accoppiasse, ed è
stato un nostro errore. Loro hanno trovato prima la
serie di canestri di Kaukenas, poi quella di Jones e si
sono tirati fuori dalle difficoltà. Noi, purtroppo, non
abbiamo avuto nessuno che trovasse la via del canestro
con continuità e quando siamo andati sotto abbiamo
commesso nuovamente l’errore di non muovere più il
pallone in attacco. Resta il rammarico di una grande
occasione persa. Ora bisogna rialzarsi in fretta e
affrontare il prossimo difficile confronto contro Reggio
Emilia, tenendo sempre ben presente che siamo noi gli
artefici del nostro futuro”.
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