ESCLUSIVA - (dal mensile n. 8,
Raul D'Amato) - Il primo tassello del
nuovo ciclo del Basket Napoli è stato
Pierfrancesco Betti, 36 anni, uno degli
architetti di quella piccola grande realtà
chiamata Teramo che, in pochi anni, è
passata dalla serie B all’eccellenza della
massima serie. È a lui che ha pensato Mario
Maione quando, terminato l’idillio durato un
quadriennio con Andrea Fadini, si è trattato
di scegliere il nuovo general manager.
Raccogliere l’eredità lasciata da un
profondo conoscitore del mercato quale
Fadini non sarà semplice, ma Betti non è
tipo da lasciarsi opprimere dal recente
passato e si è immediatamente calato nella
nuova avventura con molto entusiasmo,
dichiarando apertamente gli obiettivi del
suo lavoro per il prossimo campionato.
“Nella pallacanestro, come nella vita, il
fine deve essere sempre quello di
migliorarsi. L’obiettivo minimo per una
piazza importante come Napoli restano sempre
i playoff. Ma l’entusiasmo della famiglia
Maione e dello staff societario con il quale
collaboro, mi spinge a dare il massimo per
tentare di ottenere qualcosa di più rispetto
agli splendidi risultati conquistati negli
ultimi anni. È chiaro che durante una
stagione le componenti che influiscono sui
risultati sono tantissime, speriamo comunque
di far bene”. Stai già lavorando sul roster
della squadra. C’è già qualcosa in dirittura
d’arrivo? “Ovviamente le idee su come
costruire la squadra sono state già buttate
giù, insieme a Bucchi. In questo momento il
mercato è ancora piuttosto lento perché i
giocatori cercano ingaggi troppo alti. Come
al solito, tra qualche settimana, le cifre
inizieranno a calare e assisteremo ai primi
movimenti”. Ci sono voci insistenti circa un
ritorno di Rajola. “Il primo obiettivo è
quello di avere Valerio Spinelli nuovamente
con noi. Abbiamo già parlato con lui
manifestandogli la nostra volontà di
trattenerlo perché è parte integrante del
nostro progetto. Ovviamente Rajola ha un
senso nel caso Valerio decidesse di non
restare”. È una grossa soddisfazione avere
Rocca e Cittadini impegnati con la nazionale
ai Giochi del Mediterraneo. “Per Napoli deve
essere un grosso vanto e ci metto dentro
anche Spinelli che è stato escluso
all’ultima tornata. È una base solida da cui
partire: sono sempre convinto che quel
qualcosa in più che fa la fortuna di una
squadra viene dal carattere che ci mettono
gli italiani e dalla loro voglia di fare
spogliatoio. Sotto questo aspetto siamo
fortunati a poter contare su tre elementi di
tale spessore”. Scongiurato il lock-out Nba,
per la faccenda americani tutto è più
chiaro. “Non si fosse trovato l’accordo,
probabilmente avremmo avuto già qualche
americano che avrebbe preferito la sicurezza
europea alle incognite Nba. Ora tutte si
sposterà durante le Summer Leagues, alle
quali assisteremo non tanto per conoscere i
giocatori perché, bene o male, oramai è raro
imbattersi in uno sconosciuto, quanto per
incontrare i procuratori e definire i
dettagli”. Finalmente la faccenda palasport
sembra giunta a una soluzione. “Passo ogni
giorno in zona e vedo che i lavori al Mario
Argento procedono speditamente. È una
magnifica notizia: abbiamo bisogno
dell’impianto e prima verrà terminato meglio
sarà”.