2/1/2005
dalla sala stampa Alessandra Barone
Profondamente deluso Attilio Caja dall’esito
dell’incontro, ma soprattutto dalla mentalità
dei suoi giocatori. La Pompea continua ad
affrontare questo campionato senza fame di
vittoria e, dopo una striscia positiva di
incontri: Udine, Benfica e Reggio Calabria,
ripiomba nel baratro di una difficoltà
psicologica di fondo. “Non abbiamo lottato con
la giusta aggressività, abbiamo permesso ad
Avellino di giocare sul velluto, abbiamo cercato
di contenerli in difesa ma la loro
determinazione iniziata in difesa e finita in
attacco è stata nettamente superiore alla
nostra” afferma l’allenatore della Pompea, che
sottolinea che le problematiche maggiori della
sua squadra sono psicologiche “siamo sempre
stati in affanno, non abbiamo mai trovato
nell’incontro la giusta lucidità, necessaria per
vincere”. Caja sembra non riuscire a capacitarsi
dell’atteggiamento dei suoi giocatori, è
arrabbiato e imputa la sconfitta alla prima
frazione di gioco: “l’inizio è stato
fondamentale, eravamo molli e pigri nei rientri
in difesa, abbiamo pensato a certe marcature ma
ognuno sul campo si è accontentato di prendere
il primo uomo che riusciva a prendere senza
seguire gli schemi prefissati”. A chi gli chiede
spiegazioni sulle continue anonime prestazioni
di Carter e Garrett il coach lombardo spiega che
la responsabilità è di tutto il gruppo e che, in
particolare per quanto riguarda l’ultimo
acquistato dalla Pompea, fin dal principio si
era convinti che non fosse il giocatore che
avrebbe fatto la differenza in campo. Di tutt’altro
umore invece l’allenatore dell’air Avellino che
ha elogiato i suoi giocatori dal primo
all’ultimo e in effetti grande merito va a Green
che ha letto i cambi e gli attacchi degli
avversari, all’altro statunitense Williams,
autore di una tripla decisiva per l’esito della
partita, dotato di una buona tecnica, ai due
giovani Parlato e Ferrara che hanno ben figurato
nel rimpiazzare l’assenza di Middleton e
all’immancabile e vigoroso Massie. “Siamo
riusciti con particolare applicazione difensiva
a ridurre i tiri dei napoletani e a conquistare
questa vittoria” dice soddisfatto Marcovski “nel
secondo tempo abbiamo controllato bene i
rimbalzi e siamo riusciti a spuntarla alla fine
di una partita giocata punto a punto”.
I prossimi appuntamenti per la Pompea sono
martedì per la Coppa Uleb in Germania contro la
Telekom Bonn, partita valida per il passaggio
agli ottavi di finale, e domenica prossima a
Siena, due sfide a dir poco impegnative. “Come
affronteremo queste due gare? Per vincere
bisogna avere un atteggiamento costante di
determinazione, noi finora alterniamo partite e
allenamenti di alto livello ad altri mediocri,
dobbiamo migliorare con la testa” conclude Caja
che tra i suoi oggi salva solo Rocca: “Mason
stanotte non ha neanche dormito per la nascita
di suo figlio, eppure in campo si è comportato
come un leone”. |