28/10/2005
(Raul D’Amato) -
Smaltita la sbornia della vittoria sui
campioni d’Italia della Fortitudo, la
Carpisa si appresta ad affrontare due
trasferte consecutive. Il calendario propone
prima Livorno, poi il viaggio al Palaverde
di Treviso tra due domeniche. Obiettivo:
tornare con almeno una vittoria per mettere
fine all’altalena di risultati – e di
prestazioni – registrata nelle prime cinque
giornate di campionato. E l’occasione che,
almeno sulla carta, si presenta più agevole
è la prima delle due. I labronici
attraversano un momento molto delicato dopo
la debacle casalinga di sette giorni fa
contro Teramo, durante la quale hanno anche
subito la sonora contestazione dei propri
tifosi. Bucchi, però, non crede in avversari
rinunciatari ed anzi mantiene alta
l’attenzione dei suoi, avvertendoli che
l’ambiente sarà tutt’altro che facile.
“Livorno viene da una sconfitta interna e
contro di noi sarà cercherà un pronto
riscatto per riabilitarsi agli occhi del
proprio pubblico”. Gli avversari
schiereranno statunitense Troutman, l’unico
tra i giocatori del roster amaranto in grado
di avere una certa pericolosità spalle a
canestro, pienamente recuperato
dall’infortunio rimediato nella precedente
gara di campionato. Sicuramente out, invece,
Alessandro Abbio costretto a rimandare il
suo appuntamento con la presenza numero 450
nella massima serie. Problemi di infortuni
anche per Napoli: se Larranaga e Stefansson
sembrano aver superato i problemi fisici
emersi nell’allenamento di ieri, dubbi
permango ancora per la presenza di Ansu
Sesay. L’ala americana è stato vittima di
una forte distorsione alla caviglia sinistra
che al momento non permette di stabilire con
sicurezza i tempi di recupero. Solo
domenica, poco prima del match, lo staff
sanitario guidato dal dott. Nino D’Alicandro,
scioglierà le riserve e deciderà se
consentire il suo utilizzo. Gli acciacchi
però non debbono costituire un pretesto per
una Carpisa chiamata ad una prova di
maturità dal suo stesso coach. “Nei momenti
di difficoltà non bisogna cercare alibi”
sentenzia Bucchi. “Dovremo trovare in noi
quelle risorse necessarie per giocare con
l’intensità e l’attenzione necessarie per
fare nostro l’incontro”.
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