• LA CARPISA CONTRO AVELLINO A CACCIA DEL PRIMATO •

2/12/2005

(Raul D’Amato) - Prima stagionale di venerdì sera per la Carpisa, secondo la nuova tendenza voluta da Sky in questo campionato, contro i ‘cugini’ dell’Air Avellino. Sfida quindi naturalmente ‘sentita’ da entrambi gli ambienti, ma ancor più importante per le diverse motivazioni che spingono le due compagini a cercare affannosamente il successo. Napoli vive un momento magico: dopo il blitz di Siena è seconda in classifica e con due punti aggancerebbe la Virtus Bologna capolista, almeno per 48 ore in attesa della disputa del derby bolognese in calendario domenica a mezzogiorno. L’Air ha un bisogno disperato di rimpinguare una classifica asfittica che la vede solitaria all’ultimo posto con un solo successo conquistato. La logica vorrebbe un pronostico chiuso, ma spesso partite di questo genere sfuggono alla razionalità. Lo sa benissimo Piero Bucchi che in settimana ha insistito perché i suoi ragazzi non si cullassero sugli allori del prestigioso successo in casa senese. “Non mi lascio ingannare dalla classifica: sulla carta siamo favoriti, ma in realtà sappiamo che Avellino è in risalita e non sarà facile” dice il coach di Napoli. Gli irpini, del resto, sembrano aver cambiato marcia da quando Capobianco ha sostituito Giuliani nella guida tecnica della squadra. Centrata la prima vittoria stagionale sul parquet di Teramo, domenica scorsa hanno fatto sudare le proverbiali sette camicie ai campioni d’Italia della Climamio. Avellino, dunque, giocherà con il coltello tra i denti ma Mimmo Morena, da buon capitano della Carpisa, questo lo sa. “Ho vissuto tanti match contro la compagine irpina e sono stati sempre difficili e combattuti. Sono sicuro che anche quello di stasera non farà eccezione”. Per Napoli però sta passando un treno che porta diritto nei quartieri alti del campionato italiano e bisogna far di tutto per salirci su. “Vogliamo chiudere con un altro successo prima della sosta” ritorna sull’argomento Bucchi. “Mancano ancora un paio di vittorie per averne la certezza di partecipare alle Final Eight di Coppa Italia. Sarebbe il primo passo per diventare grandi, ma ne occorrono altri”.
 

 

 
 
 

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