• NELL’AMICHEVOLE DI PRESENTAZIONE LA CARPISA BATTE LA BIPOP •

4/10/2005

CARPISA – BIPOP 77-69 (22-23; 41-39; 57-51)

Carpisa Napoli: Sesay 11; Morandais 13; Larranaga 10; Morena; Spinelli 4; Cittadini 7; Stefansson 5; Rocca 5; Greer 18; Dalipagic 4; n.e. Fevola e Pignalosa. All. Bucchi.

Bipop Reggio Emilia: Minard 18; Gigli 4; Ortner 8; Infante; Blizzard 10; Boscagin 12; Beard 12; Mc Intyre 7; n.e. Roberson, Carra e Ciuffi. All. Frates.

Arbitri: Castelluccio, Caiazza e Perretti.
NOTE. Usciti per falli: Mc Intyre al 39’07. Spettatori 1.200 circa

La Carpisa fa sua l’amichevole di presentazione al PalaBarbuto, riuscendo ad avere la meglio sulla Bipop Reggio Emilia solo nel corso dell’ultima frazione. La gara, non bella e vissuta molto a sprazzi su entrambe le sponde, è stata comunque un utile test prima dell’esordio in campionato di domenica, che vedrà gli uomini di Bucchi impegnati a Teramo. È stata la prima occasione per vedere all’opera Ansu Sesay, utilizzato per un periodo limitato ed ancora avulso dai giochi voluti da Bucchi. Meglio Larranaga, pur con soli dieci giorni di lavoro con il gruppo e buona anche la prestazione di Morandais. Su tutti è svettato Lynn Greer, che ha messo in mostra lampi di classe cristallina e già una buona leadership. Sottotono Stefansson e rimandato Cittadini, poco reattivo ed efficace pur al cospetto di pari ruolo non particolarmente ‘potenti’. Nella Bipop, che ha tenuto ancora a riposo Roberson, si sono distinti Minard e Boscagin. Piuttosto deludente Gigli, stranamente molto nervoso.
Parte meglio Reggio che al 5° è avanti 4-10, ma la reazione di Napoli è fulminea. Cinque punti consecutivi di Cittadini ed una penetrazione di Lynn Greer firmano il primo vantaggio partenopeo. Bucchi con un time-out chiede ai suoi di alzare il livello della difesa, mentre l’attacco si affida alle iniziative di Lynn Greer. L’ex Temple delizia il pubblico con alcune conclusioni tanto belle quanto efficaci e costringe Frates a dirottare Minard sulle sue tracce, vista la scarsa tenuta difensiva di Mc Intyre. A due minuti dalla fine della prima frazione arriva il momento di Sesay: il suo ingresso sul parquet, insieme a Larranaga, è accolto dagli scroscianti applausi dei 1.200 del PalaBarbuto. I primi dieci terminano con la tripla di Boscagin sulla sirena che assicura alla Bipop il vantaggio minimo. Reggio mantiene il naso avanti anche ad inizio del secondo quarto, con i sei punti in sequenza di Ortner. L’attacco di Napoli, invece, va avanti ad intermittenza. Tra i padroni di casa l’unico a trovare la retina con una certa continuità è Larranaga: due sue bombe riportano davanti la Carpisa. Napoli tocca anche il +6 (41-35) ma torna a prendersi una pausa e all’intervallo il divario è di sole due lunghezze.
Dopo l’intervallo il tema non sembra essere cambiato: su qualche piccola fiammata i partenopei sembrano poter allungare ma, inesorabilmente, pasticciano troppo e non riescono a scrollarsi di dosso gli ospiti. L’inerzia prova a spezzarla Valerio Spinelli che, con un assist ed un lay up in contropiede, issa Napoli sul 57-49. Poi si assiste solo a molta confusione da parte di entrambe le squadre: palle perse a volontà ed un imbarazzante serie di infrazioni di passi. L’ultimo quarto è decisamente il migliore: la Carpisa trova subito le contromisure alla 2-3 provata da Frates e con un magistrale contropiede sull’asse Greer – Sesay vola sul 68-57 a 5 minuti dalla sirena. Con la difesa i padroni di casa mandano gli avversari in rottura prolungata, come testimoniano le tre infrazioni dei 24” collezionate di seguito ed i tre minuti abbondanti nei quali Reggio Emilia resta a secco nelle segnature. Quando Blizzard finalmente buca la retina con una tripla, il tabellone segna un 71-60 con poco più due giri di lancette ancora da consumare. Il resto è solo garbage time che fissa il punteggio finale sul 77-69.
 
 

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