• TUTTO TROPPO FACILE PER LA CARPISA •
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29/12/2005
CARPISA - VIOLA 109-83 (37-22; 68-44; 87-63)
Carpisa Napoli: Sesay 27; Morandais 15;
Larranaga 9; Morena; Spinelli 5; Cittadini
9; Stefansson 10; Rocca 12; Pignalosa 2;
Greer 18; Dalipagic; Fevola 2. All. Bucchi.
Viola Reggio Calabria: Capin 16; Rugolo 11;
Guyton 11; Zanus Fortes 14; 11; Verginella
6; Rush 7; Morales 13; Grace; Kraidy; Saccà;
Myles 19; n.e. Yarbrough. All. Iracà.
ARBITRI: Grossi, Pozzana e Pascotto.
NOTE. Tiri da 2p: Carpisa 23/40; Viola
17/40. Tiri da 3p: Carpisa 15/31; Viola
10/26. Tiri Liberi: Carpisa 18/19; Viola
19/27. Rimbalzi: Carpisa 42 (Rocca 10);
Viola 35 (Myles 15). Spettatori 3900.
(Raul D’Amato) - La Carpisa prova a
dimenticare Udine sommergendo sotto un
diluvio di canestri la Viola Reggio
Calabria. Dove cominciano i meriti dei
ragazzi di Bucchi e finiscono gli errori dei
calabresi è troppo difficile stabilirlo: Per
ora meglio accontentarsi, si fa per dire, di
questi facili due punti in attesa, tra sole
48 ore, del più probante test di Capo
d’Orlando dove terminerà un 2005 comunque
scintillante per la Carpisa.
Tutto troppo semplice per Napoli che è
fuggita alla prima accelerazione. La partita
di Reggio è durata lo spazio ristretto di
quattro minuti durante i quali è riuscita a
far prevalere la maggior fisicità sotto i
tabelloni. Coach Iracà, per fronteggiare
l’indisponibilità di Yarbrough a referto
solo per onor di firma, è partito schierando
tre lunghi - Rush, Myles e Verginella - al
fianco del recuperato Guyton e di Capin.
Contro questo assetto la Carpisa ha
inizialmente faticato a rimbalzo, concedendo
troppi secondi tiri. In attacco, però, è
sembrata subito nella serata giusta, anche
grazie alla difesa “natalizia” della Viola.
Ansu Sesay (nella foto) è stato il primo a
“scartare i regali” concessi dagli ospiti: i
suoi dieci punti, con il 100% al tiro
firmano il primo consistente vantaggio
(21-12 al 6°). Sull’affondo partenopeo
Reggio si è sciolta come neve al sole e, in
un battito di ciglia, il quintetto di Bucchi
ha chiuso la prima frazione avanti di 15
lunghezze. Solite rotazioni per Napoli nel
secondo quarto, con la novità del quintetto
“alto” - Sesay da ala insieme a Rocca e
Dalipagic – sul parquet per alcuni minuti.
Ospiti decisamente imbarazzanti in questa
fase: nulli in difesa e confusionari in
attacco. Dal naufragio si salva il solo
Myles, combattivo su tutto quello che gli
capita a tiro. Ma è veramente un fragile
baluardo così il vantaggio partenopeo cresce
inesorabilmente fino a diventare una
voragine. Al 14° minuto siamo sul 54-27, e
ci sono già tre uomini in doppia cifra tra
le fila azzurre. Si comincia a giocare per
lo spettacolo: Greer, in versione assist-man
confeziona un paio di alley-oop puntualmente
convertiti in punti da Morandais e Sesay. La
Carpisa tocca perfino il +30, arrivando
all’intervallo lungo con 68 punti realizzati
e un una valutazione complessiva pari a 86,
contro il misero 38 dei reggini. Pura
accademia i restanti due quarti, con i
napoletani impegnati a rimpinguare i bottini
individuali o a cercare il numero da
standing ovation. Non ci riesce Morandais,
fallendo una “bimane rovesciata” ma il
pubblico si spella le mani ugualmente.
Napoli tocca quota 100 già al 35°, in
occasione del ventisettesimo punto di Sesay
al suo high stagionale. Dopo c’è solo il
+39, arrivato sulla la tripla di Larranaga e
i due punti a testa realizzati da Fevola e
Pignalosa.
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