15/5/2005
dall'inviato Raul D'Amato
POMPEA – BENETTON 75-86 (18-15; 39-45; 58-60)
Pompea Napoli: Spinelli (0/3 – 0/2); Allen 12
(1/2 - 2/6); Rocca 17 (7/9); Dalipagic (0/1);
Conlon 4 (1/2 – 0/1); Penberthy 14 (3/3 – 2/7);
Andersen 15 (4/5 – 0/1); Trepagnier 13 (2/4 –
3/9); n.e. Fevola, Morena, Albano e Gatto. All.
Bartocci.
Benetton Treviso: Siskauskas 10 (4/8 – 0/3);
Soragna 6 (2/3); Marconato (3/4); Bulleri 13
(4/6 - 1/4); Bargnani 13 (4/5 – 1/2); Garrett 4
(2/5 - 0/3); Blutenthal 14 (1/2 - 4/6); Goree 18
(8/12 - 0/1); Beard; n.e. Ilunga e Sottana. All.
Messina.
Arbitri: Cicoria, Sabetta e Seghetti.
NOTE. Tiri da 2p: Pompea 18/29; Benetton 28/45.
Tiri da 3p: Pompea 7/26; Benetton 6/19. Tiri
Liberi: Pompea 18/23; Benetton 12/12. Rimbalzi:
Pompea 31 (Andersen 14); Benetton 30 (Goree 6).
Spettatori 4.000.
Se quella di ieri non è stata la gara di addio
alla stagione, poco ci manca. Con la sconfitta
al PalaBarbuto la Pompea va sotto 0-2 nella
serie, con la Benetton che avrà il match point
casalingo martedì prossimo. I trevigiani, da
grande squadra quale sono, hanno fatto pesare
tutta l’esperienza nel giocare partite di questo
tipo, punendo ogni errore commesso da Napoli. Si
sapeva che contro la prima della classe Allen &
compagnia avrebbero dovuto giocare ogni gara
alla perfezione. Così non è stato ieri sera,
come non lo era stato in gara-1 al Palaverde, ed
ecco che l’inerzia della serie ha preso
decisamente la strada di Treviso.
Bartocci recupera in extremis Mason Rocca, in
dubbio per una distorsione alla caviglia
rimediata nell’allenamento del venerdì,
schierandolo nello starting five. Messina deve
gestire i suoi esterni con il contagocce, non
disponendo più di Wucherer e con Morlende ancora
out,. Nel primo quarto si vede una Benetton
stranamente pasticciona in attacco – ben 5 i
palloni persi nella frazione – oltre che
imprecisa nelle conclusioni. Garnett non lascia
tracce visibili della sua presenza sul parquet e
non ne la scerà per tutto l’incontro. Siskauskas
non è il solito chirurgo pronto a sezionare
l’avversario quando è necessario ed in difesa
commette due falli nel giro di pochi minuti,
costringendo Messina a sostituirlo con
Blutenthal che si rivelerà ben più efficace. La
Pompea capitalizza in minima parte il pessimo
avvio ospite, accumulando solo 6 lunghezze di
vantaggio (18-12 al 9°), quando dovrebbe invece
azzannare al collo l’avversario. Ovviamente
l’atteggiamento a ruoli invertiti è esattamente
l’inverso: non appena Napoli getta al vento tre
possessi consecutivi Treviso piazza un 7-0 in
poco più di un minuto, portandosi sul 21-24. Qui
comincia una partita diversa, nella quale la
Benetton chiude sul perimetro impedendo a Napoli
di giocare sul piano che le è più congeniale.
Eloquente, in tal senso, il 26% dall’arco con il
quale i partenopei chiuderanno la gara. In più
la Pompea fatica a trovare le contromisura alla
maggiore atleticità dei lunghi trevigiani ed il
meno 10 del 19° (35-45) è la logica conseguenza
di quanto si vede sul parquet. Di buono c’è però
che nessuno degli uomini in azzurro vuole
gettare via la spugna: al rientro
dall’intervallo, quindi, si vede una squadra più
determinata, in grado di rimettere in equilibrio
il punteggio (49 parial 24°). I padroni di casa
riescono anche a tornare avanti nel punteggio in
apertura dell’ultimo quarto, grazie ad un
canestro di un ottimo Rocca, ed a giocarsi
concrete possibilità di vittoria fino a 120
secondi dalla fine. Succede però che sul 72-75
Treviso chiude la saracinesca nel suo lato del
parquet e punisce tutte le sbadataggini
partenopee. Per due volte consecutive i verdi
della Marca recuperano un rimbalzo offensivo,
chiudendo infine con un canestro di Goree.
Subito dopo Penberthy perde palla banalmente
permettendo a Soranga di depositare il più
semplice dei sottomano. Andersen, infine, spende
un fallo senza la necessaria decisione e Goree
mette i titoli di coda alla partita con un gioco
da tre punti. Adesso alla Pompea per ribaltare
la serie occorrerebbe davvero un’impresa.
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