• BASKET DONNE - FINALMENTE ITALIA •

2/12/2005

(GAIA PACELLA) - Dovevamo aspettare sei giornate di Eurolega per vedere un sorriso italiano a trentadue denti; meglio tardi che mai avrà pensato Schio che finalmente è riuscito a scrollarsi di dosso un impietoso 0 in classifica facendo bottino pieno tra le mura casalinghe contro Ekaterinburg: Masciadri ha preso per mano le compagne che con orgoglio hanno messo la firma sul primo successo europeo stagionale.
Salgono invece a tre le vittorie per Napoli che ieri sera contro lo Wisla- Can ha recitato lo stesso copione della partita d’andata. La Phard ha fame di trionfi e al Palabarbuto la ricetta è tutta livornese e porta il nome di Sara Giauro: il pivot partenopeo è in serata di grazia e nel terzo parziale con 8 punti consecutivi scava un solco indelebile e definitivo nella difesa polacca.
Fino ad allora il match non ha regalato particolari sussulti: al fischio d’inizio in campo c’è un bel triangolo a far da protagonista, Bullet e Zara per le azzurre, De Forge per le ospiti che mostrano la cattiveria necessaria per chiudere la prima frazione in vantaggio di tre lunghezze ( 13-16).
Decisamente più lento il ritmo dei secondi 10’, riflesso di un valzer condito da errori e i falli in quantità per entrambe le parti fin quando Andrade non decide di sbloccarsi gettando le basi per la rottura degli equilibri. E’ questione di poco perché la Phard prende la rincorsa dagli spogliatoi e mette il turbo a Giauro e Bullet che prima pareggiano i conti e poi passano a condurre.
La livornese segna dappertutto e a capitan Zara non resta che imboccarla a dovere. ( 51-47)
Cracovia, nonostante il buon momento di Skerovic e Braxton non riesce ad approfittare di una difesa partenopea a mezzo servizio perché gravata di falli e cosi Zanoni e Thompson corrono a mettere la firma sul 72-62 finale. Indicazioni positive per Ricchini dal referto che vede ben 5 giocatrici in doppia cifra, bene anche il pivottone olandese Nieuween e la giovanissima Zanoni che dimostra la giusta personalità per affrontare la vetrina europea.
La pratica Wisla – Can è felicemente archiviata, ora non rimane che un respiro profondo prima di approdare in quel di Taranto per una sfida carica di fascino.
 

 

 
 
 

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