(ARTURO
MINERVINI) - BIBOP REGGIO EMILIA – ELDO NAPOLI 79 - 72
(18-21/39-32/56-48)
BIBOP REGGIO EMILIA: Boscagin 7, Minard 17, Infante 3,
Carra 7, Violette 19, Mauceri ne, Penberthy 3, Watson
11, Dorkofikis ne, Zanotti ne, Ortner ne, Verri ne.
ELDO NAPOLI: Brown 17, Trepagnier 8, Morandais 17, Sesay
7, Cittadini 2, Spinelli 2, Malaventura 3, Rocca 16,
Larranaga 0, Flamini 0, Morena ne
La trasferta di Reggio Emilia contro una Bibop già
asfaltata domenica scorsa dalla sorprendente Scafati era
la prima delle due previste in 3 giorni - l' altra
contro l' armata Montepaschi Siena - rappresentava una
verifica importante per la nuova Eldo che doveva ancora
dirci chi era e dove effettivamente potesse arrivare.
Inoltre a dar sale ad un match già interessente c' era
la presenza in maglia Reggio Emilia di un ex che ha
lasciato il segno nel cuore dei tifosi azzurri, quel
Mike Penberthy per anni idolo della Napoli dei canestri.
Per Mike però solo la soddisfazione della tripla
iniziale, per il resto 8 anonimi minuti per una botta al
tallone ed una serata non certo memorabile. Veniamo alla
gara. Nelle prime battute la Eldo sembra aver il giusto
piglio, come di consueto Brown inizia a penetrare con
continuità nella difesa ospite e regala assist e
canestri, coadiuvato dal solito Rocca. Napoli prova a
scappare nel primo quarto proprio con l' appoggio di
Mason che porta il punteggio sul 18 a 12. Ma non sarà
così. Secondo quarto disastroso in attacco per Napoli
che segna 11 punti nel quarto concedendone 21 mostrando
una preoccupante difficoltà ad eseguire contro la difesa
schierata. Nemmeno l' intervallo lungo aiuta Napoli a
ritrovare la via del canestro perduto. Anzi perde
palloni in quantita industriale -21 in totale- in
particolare con un Brown in confusione - 7 perse- e un
Trepagnier assolutamente deletereo – 5 perse per lui.
Sull' altro fronte Reggio ha vita facile sotto i
tabelloni azzurri, Ortner e Violette fanno la voce
grossa in area pitturata e scavano il piccolo solco.
Napoli è in palla, Boscagin mette 5 punti in un amen –
46 a 35- e sembra dare la spallata decisiva alla Eldo ed
alle sue speranze di restare imbattuta in campionato.
Quando meno te lo aspetti però, come spesso gli succede,
questa squadra trova risorse inaspettate: Brown, che
sembrava fuori ritmo, mette 8 punti in fila e cuce lo
strappo riducendo ad 8 i punti da recuperare alla fine
del terzo quarto. L' inerzia sembra spostarsi dalla
parte di Napoli che nella frazione decisiva si affida ad
un Morandais indiavolato che segna da sotto, dalla
lunga, recupera, prende rimbalzi e serve assist. L'
affondata di Air France al minuto 37 porta Napoli a meno
4. La Eldo ci prova, Sesay ha la tripla del meno 2 ma la
sbaglia, la transizione reggiana conclusa dal gioco da 3
punti di Minard fa scorrere i titoli di coda sulla gara.
Inutile il forcing finale, la Bibop vince di 7.
Meritatamente. Per quel che riguarda Napoli ancora una
volta conferma i suoi difetti: leggerezza sotto i
tabelloni, poca lucidità in attacco, palle perse e poca
intensità in difesa. Apprezabile la volontà e la grinta,
ma non sempre bastano. Servono chili e centimetri sotto
canestro e magari una guardia. Una vera guardia non Trep
che nel ruolo fa del male a se stesso ed a Napoli.
Domenica si va a Siena. Sinceramente la vedo dura....