• LYNN GREER FIRMA L’IMPRESA DELLA CARPISA A SIENA •

27/11/2005

MONTEPASCHI - CARPISA 88-93 (17-16; 41-43; 59-70)

Montepaschi Siena: Nicola 15; Zukauskas; Eze 8; Pecile 8; Datome 4; Hamilton 6; Kaukenas 22; Chiacig; Woodward 8; Stonerook 17; n.e Lamma. All. Recalcati.

Carpisa Napoli: Sesay 13; Morandais 12; Larranaga 8; Spinelli 5; Cittadini; Stefansson 13; Rocca 9; Greer 33; Dalipagic; n.e. Morena, Di Maio e Iacolo. All. Bucchi.

ARBITRI: Taurino, Filippini e Borroni. Usciti per falli: Larranaga al 37°, Hamilton al 38°, Pecile e Woodward al 39°.

(Raul D’Amato) - Se questo è un sogno, per piacere non svegliateci. Troppo bella questa Carpisa, capace di sbancare il PalaSclavo per la quarta volta di fila e di installarsi con decisione al secondo posto in graduatoria agganciando, oltre ai senesi, la Benetton e la Fortitudo. Tutti meritevoli di un applauso ma la copertina va decisamente a Lynn Greer. 33 punti e un ‘mostruoso’ 46 di valutazione per il fuoriclasse di Temple University, grande soprattutto per essersi caricato sulle spalle la squadra quando l’inerzia era passata tutta nelle mani della Montepaschi.
Polveri bagnate all’inizio per entrambe le squadre, tanto che il punteggio dopo quattro minuti dice appena 5-5. Napoli tiene bene gli esterni senesi, evitando di concedere contropiedi e facili penetrazioni. Soffre solo la maggior fisicità in area colorata di Eze, ma Rocca in attacco rende pan per focaccia all’italo-nigeriano. La Carpisa resta sempre incollata alla Montepaschi nel primo quarto e trova anche cinque lunghezze di vantaggio (19-24) con la tripla di Spinelli al 13°. Recalcati ruota praticamente tutto il roster a sua disposizione per evitare che Napoli scappi via ma non riesce in nessun modo a tenere a freno Mason Rocca. Il pivot festeggia nel migliore dei modi il rinnovo di contratto, facendo impazzire Chiacig e prendendo vagonate di rimbalzi. È un buon momento per la Carpisa che allunga sul +6 (28-34 al 17°) prima che un naturale calo di intensità faciliti la reazione dei padroni di casa. Arriva il 7-0 di Siena al quale gli uomini di Bucchi reagiscono riuscendo a chiudere in vantaggio i primi venti minuti grazie ad una della solite magie di Lynn Greer. Peccato solo che manchi il contributo di Cittadini, in campo per complessivi cinque minuti a causa di tre falli. Ma il meglio arriva all’uscita dal riposo lungo. Napoli stordisce l’avversario e Stefansson mette la firma sul +12 (46-58) con tre triple in successione ed un appoggio comodo. La difesa azzurra diventa un bunker impenetrabile per i senesi. Tutto sembra andare bene, se non fosse per il trio arbitrale che inventa un anti-sportivo a Stefansson e un tecnico ancora più ridicolo a Bucchi reo di aver chiesto ‘spiegazioni’ all’arbitro. I padroni di casa incassano l’aiuto e accorciano sul -8 (58-62), ma la Carpisa non si scompone e termina con undici lunghezze di vantaggio il terzo quarto. Le cose si complicano nell’ultima frazione: Siena spinge nell’angolo Napoli con un parziale di 17-4 in sei minuti. Gli azzurri, oltre a non trovare più la via del canestro hanno anche grossi problemi di falli. È qui che Lynn Greer compie il suo capolavoro: dopo che la Montepaschi è tornata in vantaggio (76-74 al 36°), sblocca l’attacco dei suoi con una tripla più aggiuntivo e gestisce con fredda lucidità tutti i possessi successivi. I compagni pensano a chiudere in difesa e lui carica di falli gli avversari capitalizzando dalla lunetta. Il fallo sistematico ordinato da Recalcati negli ultimi 90 secondi non produce effetti e Napoli può festeggiare una vittoria che vale una laurea. Ora nel club delle grandi del campionato c’è anche la Carpisa.
 

 

 
 
 

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