• BASKET - IMMERITATA SCONFITTA PER GLI UOMINI DI CAJA •

17/1/2005
(Carmine Casella)

Pompea Napoli – Benetton Treviso 83-88 OT
(16-25,33-43,55-53,T.R. 77-77)

Pompea NA – Morena ne, Gatto 14 (2/3, 2/4), Spinelli 6 (1/3, 1/4), Allen 11 (4/5, 1/7), Albano 6 (3/3 da due), Rocca 6 (2/7 da due), Carter 2 (1/5, 0/2), Dalipagic ne, Penberthy 28 (6/9, 4/11), Andersen 10 (5/9 da due). All. Caja
Benetton TV – Siskauskas 14 (4/6, 1/3), Morlende 6 (1/4, 1/3), Soragna 20 (4/5, 3/7), Ilunga ne, Marconato 8 (2/5 da due), Slokar ne, Garnett 21 (2/3, 5/12), Li Vecchi (0/1 da due), Sottana ne, Goree 18 (8/15, 0/1), Beard 1 (0/1 da due). All. Messina
Arbitri: Tola, Mattioli, Tullio.
Note: Tiri liberi – Pompea 11/12, Benetton 16/20. Rimbalzi – Pompea 39 (Allen 11), Benetton 38 (Marconato 15). Spettatori 3900

NAPOLI - Gli annali purtroppo non potranno descrivere che questa sera la Pompea ha giocato una grande partita, confrontandosi alla pari contro una signora squadra come la Benetton, e che a un minuto dal termine era avanti di 6 punti con la possibilità di chiudere la gara definitivamente. La verità nel basket come in tutte le altre discipline è determinata dal risultato finale che vede vittorioso i veneti dopo 45’ minuti combattutissimi. Il resto sono solo chiacchiere.
Peccato perché i partenopei sono stato capaci di ribaltare un incontro che li vedeva praticamente fermi al palo (4-16 al 6’, 10-23 all’ 8’), con Penberthy che sparava a salve dalla lunga distanza mentre dall’ altra parte Soragna è di precisione chirurgica nel bruciare la retina. Caja decide di schierare Gatto nel ruolo di ala grande al posto di Albano, e Napoli sembra avere più verve in difesa tentando di ricucire lo strappo (29-32 al 15’), con Rocca efficace anche in attacco, ma gli esterni azzurri latitano e Treviso scappa vìa di nuovo (31-43 al 19’).
Dopo l’intervallo lungo gli uomini di Messina raggiungono il loro massimo vantaggio (33-47 al 22’), ma commettono l’errore di abbassare la guardia in difesa soprattutto su Penberthy che non si fa pregare per mitragliare la retina ospite. La Pompea morde come non mai pure a protezione del proprio canestro (Caja si gioca con successo la carta della zona 2-3) e una tripla di Allen dà il primo vantaggio ai padroni di casa (53-52 al 29’).
Punteggio e inerzia ribaltati quindi, con Napoli che risponde colpo su colpo ai tentativi di riaggancio dei trevigiani.
Come già accennato in precedenza, gli azzurri al 39’ sembrano ipotecare la gara, ma un deludente Carter con una serie di ingenuità rimette praticamente da solo in carreggiata la Benetton, la quale con una schiacciata di Marconato a 9’’ dal termine costringe i partenopei all’overtime.
Il supplementare vede due squadre ormai allo stremo fisicamente, ma la spunta quella ospite più talentuosa, meno in vena di regali e più lucida nei momenti finali. L’emblema è una forzatissima tripla tentata da Allen a 19’’ dell’extra-time sul -2 che sfiora a malapena il ferro.
La recriminazione è grande perché vincere sarebbe stato il giusto premio verso una tifoseria napoletana che ha incitato i propri beniamini per tutta la gara, ma soprattutto per i giocatori stessi a parziale risarcimento per la mancata qualificazione per la Final Eight di Coppa Italia e l’uscita di scena dall’ Uleb Cup.
Ora la Pompea è attesa in campionato da una doppia trasferta in terra marchigiana (Jesi e Pesaro), dove è probabilissimo il ritorno in campo di Trepagnier che ha ricevuto un ideale lasciapassare dall’evanescenza di Carter. Crediamo che certe contestazioni rivolte all’indirizzo del buon Jeff, alla luce delle prestazioni di chi lo ha sostituito, diventeranno in fretta un pallido ricordo.

 

 

 

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