(GIUSEPPE
PALMIERI) - Diventare una squadra.
Questo l’imperativo principale che fa
muovere i primi passi in casa della nuova
Eldo Napoli. La squadra da ieri, giorno del
raduno al PalaBarbuto, non è più un cantiere
fatto di contratti, notizie di mercato,
voci, ma un insieme di giocatori che
cominciano a muoversi insieme sul parquet.
Da domani, agli ordini di coach Piero Bucchi,
Flamini, Malaventura, Monroe, Raicevic (già
presenti nel raduno di ieri), e Rocca,
Thomas e Haryasz saranno a Campobasso fino
al 31 agosto, per allenarsi e prepararsi
alla nuova stagione.
Proprio quest’ultimo merita di essere
presentato. E’ l’ultimo arrivato, un pivot,
la pedina mancante nell’ottimo scacchiere
preparato dal duo Bucchi-Costa per il
rilancio della franchigia del presidente
Maione. Haryasz è un centro americano di
ventitre anni, alto 2.10 cm, si è messo in
luce nella Stanford University con delle
ottime medie, in particolare nella stagione
2005\06. E’ un giocatore dotato di una
grande fisicità, di una buona tecnica e ha
nelle mani un buon numero di punti, rimbalzi
e stoppate, l’ideale per dare minuti di
qualità sotto le plance e respiro al nuovo
capitano Mason Rocca. Con quest’ultimo
colpo, il gm Costa ha fornito al coach
almeno due giocatori per ruolo, e giocatori
di qualità, perché gente come Thomas o
Raicevic non si discute. Gli azzurri, prima
di iniziare la stagione, come ha voluto il
terribile calendario, in trasferta a Milano,
affronteranno tornei amichevoli ad Ariano
Irpino, a Termoli, a Scafati e a Reggio
Calabria. In alcuni di questi test, gli
azzurri affronteranno anche squadre come
Milano e Partizan e chiuderanno con la
presentazione della squadra e un'amichevole
internazionale al PalaBarbuto il 24
settembre.
L’infortunio che ha impedito a Rocca di
essere con la Nazionale agli Europei in
Spagna ha anche un piccolo lato positivo,
permetterà al nuovo capitano di lavorare fin
da subito con il gruppo azzurro e
contribuire in maniera importante, insieme a
coach Bucchi e a tutto lo staff, al
raggiungimento del primo obiettivo,
condizione senza la quale la Eldo non potrà
giocare una stagione positiva, ovvero,
diventare una squadra. Ciò che è mancato
l’anno scorso, la coesione, la voglia di
correre anche per i compagni, per la
squadra, e non solo per sé stessi, oltre ad
una importante amalgama dal punto di vista
tecnico, deve essere il pilastro da cui
partire, per il nuovo progetto triennale,
lanciato dal presidente Maione, che nasce
per portare risultati importanti al Basket
Napoli.
Dove potrà arrivare questa squadra sarà,
come sempre, il verdetto del campo a
stabilirlo, ma da sottolineare già da ora
c’è il coraggio della dirigenza, di cambiare
tutto, di rivoluzionare dal gm al roster per
raggiungere nuovi più importanti traguardi.
E, si sa, la fortuna aiuta gli audaci.