• BASKET – LA ELDO SI RADUNA, CON UN HARYASZ IN PIU' • 

21/8/2007

(GIUSEPPE PALMIERI) - Diventare una squadra. Questo l’imperativo principale che fa muovere i primi passi in casa della nuova Eldo Napoli. La squadra da ieri, giorno del raduno al PalaBarbuto, non è più un cantiere fatto di contratti, notizie di mercato, voci, ma un insieme di giocatori che cominciano a muoversi insieme sul parquet. Da domani, agli ordini di coach Piero Bucchi, Flamini, Malaventura, Monroe, Raicevic (già presenti nel raduno di ieri), e Rocca, Thomas e Haryasz saranno a Campobasso fino al 31 agosto, per allenarsi e prepararsi alla nuova stagione.
Proprio quest’ultimo merita di essere presentato. E’ l’ultimo arrivato, un pivot, la pedina mancante nell’ottimo scacchiere preparato dal duo Bucchi-Costa per il rilancio della franchigia del presidente Maione. Haryasz è un centro americano di ventitre anni, alto 2.10 cm, si è messo in luce nella Stanford University con delle ottime medie, in particolare nella stagione 2005\06. E’ un giocatore dotato di una grande fisicità, di una buona tecnica e ha nelle mani un buon numero di punti, rimbalzi e stoppate, l’ideale per dare minuti di qualità sotto le plance e respiro al nuovo capitano Mason Rocca. Con quest’ultimo colpo, il gm Costa ha fornito al coach almeno due giocatori per ruolo, e giocatori di qualità, perché gente come Thomas o Raicevic non si discute. Gli azzurri, prima di iniziare la stagione, come ha voluto il terribile calendario, in trasferta a Milano, affronteranno tornei amichevoli ad Ariano Irpino, a Termoli, a Scafati e a Reggio Calabria. In alcuni di questi test, gli azzurri affronteranno anche squadre come Milano e Partizan e chiuderanno con la presentazione della squadra e un'amichevole internazionale al PalaBarbuto il 24 settembre.
L’infortunio che ha impedito a Rocca di essere con la Nazionale agli Europei in Spagna ha anche un piccolo lato positivo, permetterà al nuovo capitano di lavorare fin da subito con il gruppo azzurro e contribuire in maniera importante, insieme a coach Bucchi e a tutto lo staff, al raggiungimento del primo obiettivo, condizione senza la quale la Eldo non potrà giocare una stagione positiva, ovvero, diventare una squadra. Ciò che è mancato l’anno scorso, la coesione, la voglia di correre anche per i compagni, per la squadra, e non solo per sé stessi, oltre ad una importante amalgama dal punto di vista tecnico, deve essere il pilastro da cui partire, per il nuovo progetto triennale, lanciato dal presidente Maione, che nasce per portare risultati importanti al Basket Napoli.
Dove potrà arrivare questa squadra sarà, come sempre, il verdetto del campo a stabilirlo, ma da sottolineare già da ora c’è il coraggio della dirigenza, di cambiare tutto, di rivoluzionare dal gm al roster per raggiungere nuovi più importanti traguardi. E, si sa, la fortuna aiuta gli audaci.
 

 

     INDIETRO