• LA POMPEA BATTE VARESE E SI ALLONTANA DALLA ZONA ROSSA •

6/2/2005
(dall'inviata Alessandra Barone)

POMPEA NAPOLI 82
CASTI GROUP VARESE 70

POMPEA NAPOLI : Morena ne, Gatto, Spinelli 21, Albano 11, Rocca 13, Carter, Dalipagic ne, Penberthy 8, Andersen 7, Trepagnier 22; All. Bartocci.
CASTI GROUP VARESE: Bowdler 2, De Pol 4, Digbeu 16, Meneghin, Bolzonella 18, Collahan, Nolan 12, Marin 5, Washington 11, Allegretti 2; All. Magnano

Parziali: (34-15)(52-35)(65-56)

Prima vittoria nel girone di ritorno per la Pompea Napoli e primo sospiro di sollievo, dopo tanto soffrire delle ultime settimane. Dopo tre sconfitte consecutive, la Pompea ha vinto contro Varese 82 a 70 (all’andata era invece uscita sconfitta 97 a 91 sul campo lombardo)con il cuore e con discreta lucidità, segno che Maurizio Bartocci, ha preso le redini della situazione e sta conducendo un ottimo lavoro. La squadra napoletana, che ora è undicesima in classifica con 18 punti (si è allontanata quindi dalla zona rossa) ha condotto il match fin dalle prime battute, anzi l’ottimo primo quarto disputato dagli azzurri è stato determinante per tutto l’incontro. Buono lo sprint iniziale dello starting five composto da Spinelli, Rocca, Penberthy, Andersen e Trepagnier, opposto ai varesini Bowdler, Digbeu, Bolzonella, Nolan e Washington; al termine dei primi dieci minuti Napoli ha un vantaggio di + 19, grazie all’avvio spumeggiante soprattutto di Spinelli e Trepagnier (10 punti personali già nei primi dieci minuti per entrambi) e una difesa pressoché perfetta. Nel secondo parziale Varese ha tentato di rialzarsi, portandosi al 12’ a meno 13 sui padroni di casa (36-23) soprattutto grazie alle incursioni di Bolzonella e Nolan; ma è ancora una buona Pompea a contenere i danni (52 a 35 alla fine del primo tempo), grazie al solito grintoso Mason Rocca, alle giocate di Spinelli e all’apporto fondamentale e generoso di Penberthy in difesa; in attacco per il californiano non è stata una gran giornata, 8 punti personali e 1 solo canestro da tre su 7 tentati. Stessa storia anche al rientro dagli spogliatoi, Varese inizia bene con un parziale di 8 a 0 nei primi tre minuti portandosi al 28’ a - 9 dai napoletani (52-43) poi Spinelli, Albano e Trepagnier riequilibrano i giochi. A 3 minuti e mezzo dalla fine del terzo tempo Bartocci ha dato spazio anche all’ingresso di Carter, entrato per Penberthy, ma lo statunitense non è riuscito neanche stavolta a dare una svolta alla sua stagione in maglia azzurra, dieci minuti giocati, nessun punto per lui e fischi del pubblico partenopeo. Nell’ultima frazione la squadra di casa ha iniziato a soffrire davvero, al 32’ Varese accorcia le distanze fino ad arrivare a - 5 (65-60) grazie ad un affondo del giovane Marin, che dopo un’azione sbagliata da Trepagnier ha recuperato palla, fatto canestro e conquistato anche fallo. Per fortuna è una giornata positiva per i napoletani che non hanno perso la concentrazione nel momento più difficile: a sei minuti e mezzo dalla fine della gara prima Albano su assist di Rocca, poi Trepagnier in schiacciata riportano il match sulle distanze di sicurezza (70-60). Tra i varesini negli ultimi dieci minuti oltre a Bolzanella (miglior realizzatore tra i suoi con 18 punti) anche il francese Digbeu (16 ) ha dato le maggiori preoccupazioni alla difesa azzurra. Nel finale c’è il tempo per conservare il vantaggio accumulato; Penberthy al 9’ riesce finalmente a mettere a segno il primo tiro da tre (81-70), mentre Jeff Trepagnier può compiere le ultime prodezze che gli hanno consentito di portare a casa 22 punti personali, 6 rimbalzi e 7 palle recuperate; ma soprattutto il definitivo perdono di pubblico e società, dopo la querelle di cui è stato protagonista nei mesi scorsi. Ora Napoli è undicesima insieme a Varese, Udine, Reggio Emilia, Teramo e Roseto; certo la classifica si sta allungando, con Treviso a 36 punti e le dirette inseguitrici sopra i trenta, ma la speranza è di trovare continuità e serenità, per cui il campionato è ancora tutto da giocare.
Unica nota negativa dell’incontro, uno striscione offensivo nei confronti del Presidente Maione, esposto da uno sparuto gruppetto di tifosi che, contestati da tutto il Palabarbuto, hanno dato vita a momenti di tensione nella curva degli “ultras”. Tutto risolto in pochi minuti grazie al servizio d’ordine coadiuvato da due poliziotti e anche al carisma del Presidente della Pompea che giustamente ha minimizzato la vicenda. Niente di grave, solo non proprio una bella figura per Napoli davanti alle telecamere di Sky. In compenso ora ci godiamo la vittoria.
 

 

 

 

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