24/1/2005
Sicc Jesi – Pompea NA 97-89
(24-21,55-39,74-53)
Sicc Jesi – Rombaldoni 6, Maggioli 4, Rossigni
18, Violette 17, Jurak 16, Casini 7, Cittadini,
Tutt 29, Toppi ne. All. Subotic
Pompea Napoli – Morena ne, Gatto, Allen 9,
Spinelli 7, Albano 6, Rocca 16, Dalipagic 6,
Penberthy 26, Andersen 16, Trepagnier 3. All.
Caja
Arbitri: Grossi, Lo Guzzo, Sardella.
Note: Tiri liberi - Sicc 11/18, Pompea 28/32.
Rimbalzi – Sicc 24, Pompea 29.
Si potrà invocare la tradizione negativa che la
vede perdente a Jesi, il cambio di allenatore
sulla panchina della Sicc avvenuto la scorsa
settimana che generalmente nello sport porta
bene, ma la Pompea non può permettersi di
giocare partite così oscene a questo punto della
stagione. La formazione napoletana non è nuova
purtroppo a queste “performance”, evidentemente
l’aria dell’ Adriatico le fa molto male visto
che anche a Teramo ha esibito il suo volto
peggiore, fatto di totale inconsistenza
difensiva tale da rendere stellari onesti
artigiani dei parquet come Violette, Jurak o
Tutt.
Purtroppo la prestazione contro la Sicc conferma
che la squadra partenopea difetta quest’anno di
personalità, interpretando nel peggiore dei modi
gare che dovrebbe portare a casa facilmente.
Come si può giocare in modo così penoso contro i
marchigiani, con un roster incompleto, privo ad
esempio di un uomo come Mario Boni? Crediamo che
dobbiamo arrenderci all’idea che in casa Napoli
si è arrivati al capolinea di un ciclo, che,
dopo due stagioni esaltanti, vede la compagine
napoletana nel misero ruolo di comprimaria nel
panorama cestistico nazionale.
La cronaca di questa ennesima deludente serata
vede la Pompea che nel primo quarto, dopo un’
illusorio vantaggio (14-19 al 7’), viene
immediatamente rimontata dai padroni di casa
grazie al tiro da fuori. Tutt e Jurak sfruttano
a loro piacimento il non adeguato presidio del
perimetro da parte della difesa azzurra,
vanificando anche l’abituale zona 2-3 ordinata
da Caja, e Jesi dilaga (54-35 al 19’).
Ci si potrebbe aspettare una reazione al ritorno
dagli spogliatoi, ma l’atteggiamento dei
partenopei in campo non cambia e i marchigiani
mettono più di un’ipoteca sull’incontro (72-48
al 25’).
Solo nell’ ultimo periodo Napoli comincia a
giocare un po’, arrivando persino
all’opportunità di riaprire clamorosamente la
contesa (77-68 al 37’), ma viene subito
ricacciata indietro da un altro “fenomeno” come
Rossini che con due triple chiude
definitivamente i giochi. In casa napoletana
poi, al danno della sconfitta, devono anche
aggiungere la beffa dell’infortunio alla
caviglia di Allen che quasi sicuramente salterà
la prossima gara, sempre in trasferta, a Pesaro.
Che stagione disgraziata!
Carmine Casella
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