18/1/2005
(Carmine
Casella) - Ultimo atto del girone
eliminatorio di Uleb Cup, dove la Pompea, già
fuori dalla manifestazione continentale,
scenderà in campo a Lisbona contro il Benfica. I
lusitani sono fanalini di coda nel gruppo G,
ottenendo fino ad oggi solo sconfitte. Chiaro
che vorranno cancellare lo zero in classifica
proprio contro i partenopei, che per l’occasione
lasciano a casa sia Allen che Penberthy
schierando l’inedita coppia Carter e il
reintegrato Jeff Trepagnier. Per il primo
potrebbe essere l’ultimo impegno ufficiale con
la casacca azzurra prima di accomodarsi in
tribuna in favore del secondo che con questa
partita riprende il suo posto di titolare nella
formazione di Caja.
In cabina di regia spazio quindi a Spinelli;
inoltre il tecnico azzurro concederà qualche
minuto in più di impiego anche a Morena e
Dalipagic, non schierati in campo durante la
sfortunata prova interna con la Benetton.
Si chiude in terra portoghese questa prima
avventura europea per la compagine cara al
presidente Maione, fallendo di un soffio la
qualificazione al turno successivo. Hanno pesato
sul risultato della squadra azzurra partite
gettate al vento come quelle di Wroclaw e Bonn.
Con un po’ più di pazienza e fortuna nei minuti
finali ora Napoli starebbe a preoccuparsi del
suo eventuale avversario negli ottavi.
E’ da tempo che, parlando della Pompea, stiamo
abusando di una parola: peccato. E’ una
definizione ricorrente che vorremmo in futuro
farne finalmente a meno. Questo significherà che
i partenopei avranno raggiunto quella maturità
che ha un po’ latitato fino ad oggi, non
dimenticando le tante attenuanti, leggi
soprattutto infortuni, che non hanno permesso di
raggiungerla. Almeno in campionato, c’è tutto il
tempo per recuperare.
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