20/11/2005
CARPISA - ROSETO 84-66 (26-21; 48-39; 70-58)
Carpisa Napoli: Sesay 19 (4/7 - 3/4);
Morandais 15 (2/5 - 3/5); Larranaga 5 (1/1 -
1/5); Spinelli 2 (1/1 - 0/1); Cittadini 6
(3/6); Stefansson 7 (2/4 - 1/5); Rocca 6
(3/6); Greer 24 (5/5 – 3/5); Dalipagic; n.e.
Morena, Alfè e Fevola. All. Bucchi.
Roseto Basket: Busca 9 (1/2 – 1/3);
Malaventura 11 (3/6 – 1/6); Morlende 15 (5/7
- 1/3); Casoli 11 (3/9 - 1/3); Babalola 7
(2/6 – 1/3); Payne 2 (1/2); Martinez 11
(4/11 - 0/1); n.e. Grillo, Diamantopoulos e
Chiavazzo. All. Martelossi.
ARBITRI: Reatto, Giansanti e Sardella.
NOTE. Tiri da 2p: Carpisa 21/35; Roseto
19/43. Tiri da 3p: Carpisa 11/24; Roseto
5/19. Tiri Liberi: Carpisa 9/9; Roseto
13/18. Rimbalzi: Carpisa 35 (Rocca e
Cittadini 7); Roseto 32 (Martinez 11).
Spettatori 3900.
(Raul D’Amato) - C’era un’occasione da non
lasciarsi sfuggire, rappresentata da un
doppio impegno casalingo consecutivo. Ebbene
l’occasione è stata colta in pieno dalla
Carpisa che, dopo Varese, ha battuto anche
Roseto ed ora veleggia in seconda posizione,
anche se in compagnia di Udine e della
Fortitudo e a due sole lunghezze dal trio di
testa. Vittoria ottenuta senza incantare e
contro un avversario con grossi problemi di
organico, ma forse questo rappresenta un
ulteriore segno positivo. Si sono ottenuti
due punti in scioltezza, senza mai rischiare
pur non brillando se non con la coppia
Greer-Sesay. Si perché il duo Usa di Napoli
ha fatturato il 50% dei punti ed il buon
Lynn Greer (nella foto), con la solita
semplicità disarmante, ha chiuso con un solo
errore al tiro su nove tentativi e 32 di
valutazione, meritandosi il titolo di MVP
della gara. Finalmente convincente per tutti
i quaranta minuti Sesay che, evidentemente
non ha voluto smentire la legge dell’ex.
La Carpisa dopo un paio di minuti freddini,
in sintonia con gelo arrivato in città nelle
ultime 48 ore, si riscalda e trova una buona
fluidità in attacco. Lynn Greer parte con il
piede sull’acceleratore e nello spazio di
soli minuti firma 12 punti. Peccato che
quanto di buono costruito in attacco, Napoli
lo sprechi con una difesa decisamente molle.
Roseto, priva anche di Diamantopoulos per
problemi muscolari, si aggrappa alla
solidità di Martinez che nei primi minuti fa
vedere i sorci verdi a Cittadini. Segna,
prende rimbalzi e carica di falli il suo
diretto avversario, costringendo Bucchi a
mandare dentro Rocca dopo soli quattro
minuti. Sotto la cura dell’ingegnere di
Princeton, il centro rosetano smette di
essere un pericolo e la Carpisa si porta
avanti nel punteggio non riuscendo però mai
ad allungare in maniera più decisa. Anzi,
durante la seconda frazione quando Greer e
Sesay sono in panchina a rifiatare, arriva
anche il sorpasso ospite (28-30 al 15’).
Napoli s’incarta contro la zona di Roseto,
in verità tutt’altro che irresistibile e
Bucchi si vede costretto a rimettere il
folletto di Temple University sul parquet.
Basta questo per produrre il primo break dal
quale gli abruzzesi, in pratica, non
rientreranno più. Greer mette subito a segno
cinque punti e da il via ad un parziale 15-3
in quattro minuti, che porta la Carpisa sul
43-33 del 19°. Gli ospiti reagiscono con due
triple consecutive, ma gli azzurri
rintuzzano subito il tentativo di rimonta
andando al riposo lungo sul +9. Dopo ci
pensa Ansu Sesay a mettere le cose in chiaro
anche se, dopo soli tre minuti, è costretto
a tornare in panca con quattro falli a
carico. Napoli comunque non si scompone per
l’assenza dell’ex Seattle Supersonics e
allarga il divario fino al +17 del 29°
(70-53). Roseto si affida ai canestri di
Morlende e ad un nuovo tentativo di zona per
riaprire la partita. Stavolta Napoli non si
lascia sorprendere e gestisce con la massima
tranquillità il vantaggio, chiudendo la gara
senza mai correre rischi.
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