2/11/2005
(GAIA PACELLA) - Trascorsi quattro turni dal
debutto stagionale del campionato di massima
serie, in un botta e risposta generale tra
big match e risultati inattesi, salgono in
cattedra i primi numeri, segnali oculati sul
panorama del basket femminile.
4 partite, una sola capolista, viaggia a
vele spiegate la Germano Zama Faenza,
punteggio pieno e non è un caso visto che
Simona Ballardini con i suoi 23,2 punti di
media non solo è la miglior realizzatrice
del torneo ma soprattutto il terminale
offensivo di un collettivo organizzato e più
che mai efficace su tutti i fronti.
Più che promosso l’esordiente Ticchi che non
poteva sperare di approdare in A1 in maniera
migliore.
Rimandate per ora la Pool Comense e la Stem
Parma che tra le grandi, sono le squadre che
marciano più lentamente: appaiate a quota 4,
si sono affrontate domenica scorsa; hanno
vinto le emiliane, troppo presto comunque
per emettere verdetti, Rota aveva Macchi out
per frattura all’indice della mano destra
mentre Scanzani contava al contrario su una
Eva Nemcova in stato di grazia.
In loro compagnia anche Venezia, Priolo e
Taranto, gioventù, esperienza e genialità
per dirla in altro modo.
La Pasta Ambra è ancora alla ricerca di
un’identità definita mentre intanto inizia a
divertire la Swoopes che dimostra una gara
dopo l’altra di prendere confidenza con i
canestri italiani( 20,5 di media).
Il gruppo delle big, punti 6 ,vede Schio,
Napoli, Maddaloni e, udite udite anche
Viterbo e Ribera. Brave a sfruttare un
calendario amico, laziali e siciliane con
Kouznetsova e Viglione sono avversario per
niente docile; la Gescom è una novità, lo
sono un po’ meno le siciliane che ,
irresistibili tra le mura casalinghe si
preparano a competere anche per la Euro Cup,
la vecchia Fiba tanto per chiarire.
Discreto il cammino della Coconuda Maddaloni:
dopo aver annichilito Schio, le casertane
sono tornate sulla terra a spese di Priolo
per poi rifarsi contro Vicenza e Napoli in
un derby dove è successo di tutto tra
infortuni e spettacolo, dimostrando una
solidità non indifferente nel trio Sanchez,
Pierson e Zimerle, capaci di bruciare la
retina dai 6,25 e di esprimere un gioco
veloce ed efficace che per il momento
assicura il miglior attacco tra le 16
compagini protagoniste( 303 punti
realizzati).
A quota 6 ci sono anche Schio e Napoli:
destini comuni , assenze importanti, nuovi
innesti da amalgamare( vedi Grubin e
Nieuween) ma anche il carattere che hanno
solo le grandi squadre.
E’ proprio questo temperamento che ci
rappresenterà in Eurolega al cospetto dei
team più forti d’Europa.
L’ultima del blocco La Spezia, “l’ammazza
grandi”, Napoli e Taranto d’esempio , ha
trovato in Balleggi e Hollan-Corn ( quest’ultima
ai piani alti della classifica marcatrici
con 18,7 di media) più di un motivo per
combattere ad armi pari anche con le più
quotate.
Arrancano le meno attrezzate Bolzano e
Vicenza ancora ferme sulla linea di partenza
al contrario di Alghero e Cavezzo che
custodiscono con cura i primi 2 punti per
non retrocedere.
Siamo solo all’inizio ma è già tempo di
record personali: ai 32 punti di Ballardini
fanno eco i 16 rimbalzi di Donaphin ( Schio)
e Aziz( Bolzano). Su un bel 7/7 da due mette
la firma Eric di Cavezzo; rispondono
Masciadri e Viglione da tre con 4/4 e il
14/14 ai liberi per la “solita” cecchina di
Faenza.
Questi i numeri dopo 20 giorni dal fischio
di inizio, l’equivalente di un campionato
divertente, vivo e per niente scontato.
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