10/1/2006
(GAIA PACELLA) - Il campionato in corso è
strano e questa ormai non è più una novità.
Uno sguardo alla classifica e vedi Priolo e
Ribera in testa, pensi che la Sicilia sta
facendo sfaceli mentre se cerchi Taranto, la
trovi un gradino più in basso ma certo è che
Corno il suo motore lo ha quasi completato e
la vittoria con La Spezia non è che l’ultima
dimostrazione.
Romba di nuovo la macchina di Schio, le
campionesse d’ Italia hanno brindato al
nuovo anno con i migliori auspici e la
sconfitta inflitta a Maddaloni proietta di
nuovo le scledensi sul gradino più alto: si
sono risvegliate dal sonno, ammesso che
abbiamo mai dormito Masciadri e compagne,
Fossati ha lavorato duramente per avere una
squadra degna di indossare il rinomato
tricolore.
Il quartetto lo completa la Phard; quando
pensi di aver trovato la giusta continuità ,
ovvero rispondi al problema dell’inagibilità
del Collana, con una vittoria convincente
sulle ragazze di Parma, immediatamente fai
un passo indietro e ti smarrisci in una
laguna incandescente. Domenica, per la 16 di
campionato, è successo proprio questo: 5
minuti di amnesia totale, Venezia su un
altro pianeta, Garcia che segnava perfino
dagli spogliatoi e un 73-58 di conseguenza
che suona tanto di passo indietro. Una gara
equilibrata, dove fin dalle prime battute si
è capito che negli ingranaggi azzurri
qualcosa non funzionava come al solito e
cosi Modica e il nuovo acquisto della
società veneziana, Sanford trascinavano le
padrone di casa verso un vantaggio
inaspettato ma più che meritato (21- 16) (
35-33).
Un lampo nella terza frazione, troppo poco
contro una Garcia super che respinge
lentamente ogni possibilità di recupero. Gli
ultimi 5 minuti prima del fischio finale
sono un’odissea per le partenopee, coach
Michelini guida l’assalto vincente e la
Phard mestamente esce dal Taliercio senza
bottino.
Uno stop che non preoccupa Pasquale Panza,
sicuro delle potenzialità delle sue ragazze.
L’occasione per dimostrarlo è imminente,
Mercoledi torna infatti l ‘ Eurolega e
Napoli vola in Russia dove c’è Mosca pronta
ad accoglierla; un’ occasione per Francesca
Zara di rincontrare Sue Bird, compagna di
squadra nelle Seattle Storm e assenza di
lusso della partita d’andata dove la Dinamo
espugnò il Palabarbuto.
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