11/11/2005
(GAIA PACELLA)- Difficile scendere in campo
dopo essere stata schiaffeggiata per ben 44
volte da Vilnius in Lituania, ma se sei una
grande squadra non hai molte alternative e
devi dimenticare in fretta se vuoi tornare
ad alzare la voce. Per fare in modo che gli
altri ti sentano, questa Eurolega la devi
cancellare dalla mente, anche solo per un
attimo, il tempo di volare in Sicilia per
affrontare la prima della classe.
Calendario infame verrebbe da dire, ma il
convento passa Ribera e alla Phard non resta
che rimboccarsi le maniche.
Napoli 10 punti, Ribera 12, sola al comando
ad inseguire la storia nel Palatornambè che
fino ad ora non ha mai versato una lacrima;
coach Orlando ha costruito una vera
fortezza, le partenopee devono espugnarla.
Sicuramente stanche, demoralizzate forse, le
azzurre sono chiamate ad una prova di
orgoglio, un po’ come contro Faenza. Fermare
Skrastina, Hoffman e Viglione è il primo
pensiero, il resto sarà logica conseguenza:
giocare come domenica scorsa, con il fuoco
negli occhi facendo di Ribera le faentine di
turno.
L’ ottava giornatadi campionato è alle
porte, quella europea si è appena chiusa e
Zara e compagnia tornano a pensare al
tricolore che si farebbe bene a non perdere
mai di vista, neanche quando viaggi per
migliaia di chilometri.
Le padrone di casa sono in trepidazione,
calcheranno il parterre per vincere come di
consueto e per scoprire se quello che stanno
vivendo è solo un sogno o un’insolita ma
lieta realtà.
Nel passato più recente, la Sicilia ha dato
i suoi frutti e nella scorsa ragione le
ragazze di Ricchini riuscirono a prevalere
al termine di un match combattuto che portò
ai supplementari, mai come questa volta un
tuffo nel passato proprio non guasterebbe.
Stesso discorso, identico destino, quello
del Famila Schio; annichilito a Brno deve
ritrovarsi e non importa se di fronte ci sia
Parma, sicuramente non l’ultima arrivata,
perché oltre alla disfatta del mercoledì c’è
anche la sconfitta contro Venezia da dover
digerire. Fossati a questo punto non conosce
altro vocabolo che non sia quello di
vincere, sei punti in classifica sono troppo
pochi per chi porta uno scudetto cucito
sulla maglia.
La triade la completa Taranto che con Greco
e Phillips sbarca in terra siciliana da
Priolo che gonfia i muscoli tra le mura
casalinghe.
Il dopo Adriana in casa faentina è già
iniziato da un po’, si attende il nuovo play
e nel frattempo si ospita Cavezzo. Sulla
carta tutto facile salvo che coach
Martinelli non abbia messo in valigia una
corda per legare Ballardini.
Bella sfida tra Como e Venezia, con la Pool
pronta a salire ai piani alti della
classifica, gara play off invece tra
Maddaloni e Viterbo, appaiate a quota 8.
Finalmente una tra Bolzano e Vicenza
smuoverà lo 0 in classifica in un derby
tutto nordico per alimentare le speranze
salvezza.
Chiude La Spezia – Alghero, se fosse calcio
sarebbe un uno fisso, ma oramai siamo
abituati agli stravolgimenti.
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