1/11/2006
(ARTURO MINERVINI) - Con il campionato di Legauno
che entra nel vivo e già traccia alcune interessanti
situazione cerchiamo di ricercare gli affari di questo
mercato, le perle nascoste nella periferia cestistica
della Legauno. Se infatti per le big i nomi di Travis
Best, Edney, Forte non rappresentano certo "sorprese"
essendone ben nota classe e talento è nelle piccole
realtà che si stanno mettendo in luce grandi talenti.
Partiamo da Alving Young che all' Upea sta facendo cose
incredibili e che dopo 5 turni è primo nella media punti
e nella valutazione assoluta. Non è certo un giovanotto
di primo pelo ma nessuno avrebbe ipotizzato un
rendimento a questi livelli per la guardia nativa di New
York. A Teramo invece dopo 5 turni sono già tutti
impazziti per il play Anthony Grundy. A dire il vero
anche ai tifosi Eldo era passato qualche brivido per la
schiena guardando Grundy contro Napoli nella prima
giornata. Piccolo, mortifero dalla distanza, quasi
infallibile ai tiri liberi. Tutti abbiamo pensato a Lynn
Greer vedendolo. Peccato sia finito a Teramo che se lo
tiene stretto con i suoi 23 e passa punti di media.
Grandi cose dicono a Montegranaro di Ronald Slay e
vedendo il suo inizio non si può non credere a coach
Pillastrini ed al suo staff. Slay, ala con centimetri ed
atletismo da vendere, ha già steso Lottomatica ed Armani
Jeans. Mica poco. Occhio anche a Larry O' Bannon che ad
Udine ha già fatto dimenticare Hill. Ad oggi il ragazzo
di Louisville viaggia con oltre 16 punti per allacciata
di scarpe ed un promettente 50% da 3. Veniamo poi a
quello che personalmente ritengo il vero colpo - nella
relazione qualità-potenziale-prezzo- ovvero quel Rick
Apodaca che impazza a Scafati. Il ragazzo che aveva già
impressionato ai mondiali nipponici contro la nostra
nazionale si è subito calato nella realtà italiana.
Guardia, portoricano classe 1980, abbina una incredibile
capacità di penetrazione e concludere a canestro ad una
buona mano dalla distanza. Non mi stupirei di vederlo in
una grande nella prossima stagione. Napoli ha ancora un
visto da spendere. Auguriamoci che possa essere di
questo stesso livello.
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