28/2/2005
(26-18,54-45,82-62)
Pompea Napoli – Pignalosa ne, Morena ne, Gatto ne,
Spinelli 17 (0/1, 5/6), Allen 8 (4/4, 0/1), Rocca 10
(4/7 da due), Dalipagic, Conlon 8 (1/1, 2/4), Penberthy
20 (3/7, 4/7), Andersen 15 (5/8, 1/2), Trepagnier 18
(2/4, 4/9). All. Bartocci
Armani Jeans Milano – Mercante ne, Coldebella ne, Mc
Cullogh 12 (3/6, 1/6), Singleton 18 (4/5, 3/6), Alberti
ne, Maravic 2, Fajardo 9 (2/2, 1/1), Blair 7 (3/7 da
due), Calabria 19 (4/6, 2/7), Gigena M. 12 (1/1, 3/3),
Matteucci, Cavaliero 10 (2/3, 1/2). All. Lardo
Arbitri: Facchini, Taurino, Sardella.
Note: Tiri liberi – Pompea 10/14, Armani 18/25. Rimbalzi
– Pompea 31 (Andersen 8), Armani 27 (Blair 8).
Spettatori 3700.
NAPOLI – Trenta minuti giocati in maniera
praticamente perfetta, 6 dell’ ultimo periodo da incubo,
l’urlo liberatorio per la vittoria finale: così si può
sintetizzare la partita della Pompea contro l’Armani,
con i partenopei che sono riusciti a vendicare lo scippo
dell’ andata al PalaLido, conquistando due punti vitali
per la classifica. Dato rilevante, i sei uomini azzurri
in doppia cifra che contraddicono la valutazione finale
che vede prevalere i lombardi per 102-94.
Ma il punteggio finale ha premiato alla fine i
napoletani, che partono a razzo dopo 2’ (9-2), con
Trepagnier e Penberthy in evidenza, mentre Milano è in
evidente sofferenza difensiva, quando Lardo tiene fuori
quintetto iniziale, a sorpresa, per motivi puramente
tecnici, Singleton. Solo Calabria riesce a non far
naufragare anzitempo la barca meneghina, propiziando una
reazione d’orgoglio, mediante la collaborazione di
Gigena e Fajardo ad inizio seconda frazione, che porta i
lombardi al pareggio (29-29 al 13’).
Bartocci fa entrare in scena Spinelli in luogo
dell’ancora convalescente Allen, e il play flegreo
ripaga immediatamente il proprio tecnico con quattro
triple che lanciano Napoli in orbita (48-34 al 18’), che
non riesce però ad infliggere il colpo del ko prima del
riposo lungo.
Al rientro dagli spogliatoi la Pompea trova qualche
difficoltà ad andare a canestro, prima di imporre,
trascinati da Trepagnier, un ritmo infernale alla gara
che la porta al massimo vantaggio a fine terzo quarto
con un clamoroso trepunti di Andersen (82-62 al 30’).
La partita è finita? Neanche per sogno! Siccome la
compagine napoletana è squadra capace di farsi male da
sola, anche in questa serata rimane vittima di uno
spaventoso black-out consentendo all’Armani, con il
riabilitato, da Lardo, Singleton, e da Cavaliero, di
piazzare un devastante parziale di 18-0 in soli 4’25’’
(82-80).
Sull’ 84-83 Milano spreca con Blair addirittura il
liberi del sorpasso, mentre dall’altra parte Penberthy
mette dentro una liberatoria, sotto il profilo
psicologico, tripla che da la scossa a tutto il
quintetto partenopeo.
Minuti finali thrilling, con equilibrio spezzato
definitivamente in favore dei padroni di casa, a 37’’
dalla sirena, da una bomba di un commovente Conlon,
positivissimo il suo ritorno all’ombra del Vesuvio, per
il tripudio dei circa 4000 spettatori accorsi al
PalaBarbuto.
Napoli chiuderà il trittico lombardo di partite
casalinghe sabato prossimo in anticipo televisivo Sky
ospitando Cantù: è alla portata di mano il rilancio
definitivo in campionato.
Carmine
Casella |