• POMPEA NAPOLI – TELEKOM BONN 86-84 (24-21, 49-44, 66-64) •

24/11/2004
Pompea Napoli – Fevola ne, Morena, Gatto 9 (3/5, 1/1), Spinelli 9 (1/5, 2/3), Albano 9 (1/5, 1/1), Rocca 7 (3/8 da due), Dalipagic 4 (2/2, 0/2), Garrett 5 (1/2 da tre), Penberthy 39 (4/10, 7/10), Andersen 4 (2/3 da due). All. Caja
Telekom Bonn – Balasz Simon 15 (3/7, 2/5), Miletic, Nadjfeji 13 (4/9, 1/3), Nnamaka 6 (2/6, 0/1), Janicenoks 28 (6/9, 4/10), Huber Saffer (0/1 da due), Djuric 11 (5/7, 0/2), Markovic 8 (1/1, 2/3), Klepac 3, Mihajlovic ne. All. Krunic
Arbitri: Rems (SLO), De La Maza (SPA), Cukalovic (S&M).
Note: Tiri liberi - Pompea 18/26, Lietuvos 15/20; rimbalzi – Pompea 39 (Rocca 16), Lietuvos 29 (Nadjfeji 9); spettatori 2200. Progr.: 5’: 14-12; 15’: 34-29; 25’: 53-59; 35’: 78-70. Uscito per 5 falli Nnamaka (Telekom).

Primo brindisi in Uleb per la Pompea contro la Telekom Bonn dopo 40’ combattutissimi. Infatti la formazione di Caja solo al suono della sirena ha potuto essere certa della vittoria, quando il teutonico Nadjfeji ha sprecato la palla del possibile overtime. Questo successo in casa azzurra ha una doppia paternità: quella di Mike Penberthy, strepitoso con 39 punti all’attivo, che ha reagito meravigliosamente all’ opaca prestazione balistica di due giorni prima a Bologna contro la Climamio, e quella non secondaria di Rocca, capace di tirare giù ben 16 rimbalzi per i suoi compagni e non vanificare quindi quanto di buono fatto in attacco dalla guardia californiana in maglia azzurra. Merita una menzione speciale anche Ivan Gatto, buono il suo impatto sulla gara, condita anche da una spettacolare stoppata rifilata ai danni di Huber.
Una partita che ha visto assenze importanti nei rispettivi roster, con i padroni di casa che lamentavano la perenne assenza di Allen, in attesa di tesserare Carter al posto di Trepagnier, mentre i tedeschi hanno dovuto all’ultim’ora rinunciare per infortunio a due pedine fondamentali come Milisavljievic e Jackson, con Napoli a provare la fuga nel punteggio, ma la Telekom era pronta a rispondere colpo su colpo, e solo al 14’ si registrava il primo significativo allungo partenopeo (+8 sul 34-26), vanificato immediatamente da due triple ospiti. Si va quindi al riposo con un risicato vantaggio, con Penberthy che aveva già scritto in quel momento 24.
Al ritorno dagli spogliatoi i giocatori azzurri si presentano un po’ molli in difesa e Bonn passa per la prima volta in vantaggio (53-55 al 23’). Addirittura i “telefonici” tedeschi sprecano con Janicenoks, comunque il migliore tra i suoi con 28p. finali, il pallone del possibile +9, e la Pompea rimette il naso avanti sul finire di terzo periodo.
Il quarto tempo vede i napoletani di nuovo pimpanti in attacco e sembrano controllare agevolmente la contesa (80-70 al 36’), ma calano fisicamente e gli ospiti rientrano a suon di tiri dalla lunetta in partita (80-77 al 38’). Penberthy prova a ricacciare indietro la Telekom, ma qualche imprecisione dalla linea della carità consente ai tedeschi di coach Krunic la possibilità di conquistare addirittura l’intera posta in palio. Ma Napoli resiste strenuamente e conquista un liberatorio successo per il morale di giocatori, dirigenza e tifoseria partenopea, riaprendo i giochi per la qualificazione al turno successivo del torneo continentale.

Dall'inviato Carmine Casella

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