15/4/2005
Pompea
Napoli – Climamio Bologna 77-87
(22-29,39-46,58-63)
Pompea Napoli – Morena ne, Gatto ne, Spinelli 7 (1/3,
1/2), Allen 18 (8/10, 0/3), Albano 1, Rocca 7 (3/5 da
due), Conlon 6 (3/5, 0/3), Dalipagic ne, Penberthy 18
(3/9, 2/7), Andersen 10 (4/6 da due), Trepagnier 10
(2/4, 2/5). All. Bartocci
Climamio Bologna – Rombaldoni ne, Basile 5 (1/2, 1/8),
Mancinelli 6 (2/6, 0/3), Cotani ne, Smodis 14 (4/4,
0/1), Belinelli 4 (1/3, 0/2), Bagaric 15 (4/5 da due),
Pozzecco 5 (0/5, 1/1), Vujanic 32 (2/5, 6/9), Lorbek 6
(1/1, 1/2), Piazza ne. All. Repesa
Arbitri: D’Este, Seghetti, Lo Guzzo.
Note: Tiri liberi – Pompea 14/18, Climamio 30/31.
Rimbalzi – Pompea 31 (Conlon, Trepagnier 7), Climamio 38
(Basile 6). Spettatori 4000
NAPOLI – Tutto secondo pronostico, con la Climamio che
passa al PalaBarbuto battendo per 87-77 una Pompea
apparsa questa sera raramente in grado di poter opporre
una minima resistenza ai felsinei. Indigesta per gli
azzurri la ossessiva difesa ad uomo dei giocatori di
Repesa, che non ha potuto disporre per questa partita di
Ruben Douglas. Solito il copione di Penberthy cancellato
dal campo dalla marcatura di Basile che, rinunciando ad
essere incisivo in attacco, ha badato unicamente a
francobollare la guardia californiana.
Napoli è stata avanti solo nelle prime battute di gara,
poi uno strepitoso Vujanic, top scorer con 32 punti,
10/10 dalla lunetta, mette subito a referto la sua prima
tripla che da il primo vantaggio agli ospiti.
Bagaric fa il bello e cattivo tempo nell’area pitturata
partenopea costringendo Andersen a caricarsi subito di
due falli, sostituito dal solito stoico Conlon che
stavolta però è meno incisivo rispetto a domenica
scorsa, per cui Bologna assume saldamente, sin dal primo
quarto, il controllo delle operazioni.
Nella seconda frazione non cambia il copione, con i
fortitudini che volano al +12 sempre con Bagaric e
Vujanic (27-39 al 16’). Almeno in questa fase i
napoletani riescono ad arginare un tantino l’emorragia
di punti subiti e, con qualche libero realizzato da
Penberthy, riesce a limitare i danni, in termini di
punti di distacco, all’intervallo.
Ti aspetti una veemente reazione dei padroni di casa al
rientro dagli spogliatoi, ed invece la Climamio vola al
massimo vantaggio con un parziale di 6-0 (39-52 al 22’).
Finalmente la Pompea decide di giocare con maggiore
determinazione in difesa, dimezzando il gap di ritardo
(46-52 al 24’), prima di essere ricacciata indietro dal
solito trepunti di Vujanic. Penberthy segna la sua prima
bomba, mentre l’estro di Spinelli a ridosso della
penultima sirena tiene Napoli a contatto con gli
emiliani.
L’ ultimo quarto vede una fase illusoria nella quale i
partenopei sembrano in grado di poter operare il
clamoroso sorpasso (62-65 al 32’ e possesso), ma
sprecano troppo in attacco e Basile li punisce infilando
l’unica tripla della sua gara, fondamentale
nell’economia della gara, soprattutto sul piano
psicologico. Infatti a partire da questo momento gli
azzurri crollano mentalmente, e per Pozzecco e compagni,
spaventosamente freddi dalla linea della carità, è un
gioco da ragazzi chiudere vittoriosamente il confronto.
A conti fatti, in questo campionato di A, per la Pompea
ci sta tutto perdere contro una squadra talentuosa come
quella bolognese. Se si vogliono coltivare sogni di
gloria (vedi alla voce playoff) sarebbe il caso di
raccogliere dove non si è seminato, a cominciare da
domenica prossima a Roma contro la Lottomatica, un
brutto cliente che ieri sera ha asfaltato Roseto.
Comunque, tentar non nuoce.
Carmine Casella
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