28/4/2005
(Carmine
Casella) -
Air Avellino – Pompea Napoli 67-83
(17-27,30-46,45-64)
Air Avellino – Rodila 9, Green 12, Williams 16,
Ezugwu 4, Ryan , Prato 14, Middleton 9, Bloch
ne, Ferrara ne, Nigro ne, Cantelmo ne. All.
Markovski.
Pompea Napoli – Morena ne, Gatto ne, Allen 8,
Albano ne, Rocca 5, Dalipagic 20, Conlon 4,
Penberthy 12, Andersen 14, Trepagnier 18. All.
Bartocci
Arbitri: Reatto, D’Este, Anesin.
Note: Tiri liberi - Air 11/14, Pompea 16/23.
Rimbalzi – Air 33 (Williams 10), Pompea 48 (Andersen
13).
La Pompea ha facilmente ragione di un Air
stanchissima e già appagata dalla salvezza
conquistata. 83-67 il punteggio di una gara che
non ha avuto mai storia; due punti conquistati
dagli azzurri fondamentali per la lotta
all’accesso ai playoff, dove però non possono
ancora sentirsi al sicuro visto il saldo
negativo in un eventuale arrivo a tre con Roseto
e Teramo, che li priverebbe del pass alla post
season.
Una vittoria maturata grazie alla grossa
prestazione difensiva degli uomini di Bartocci,
dominanti a rimbalzo, che hanno avuto un
inaspettato top scorer in Davorin Dalipagic, da
incorniciare la sua prova esibita questa sera al
Paladelmauro.
La cronaca della partita vede un avvio teso per
le due squadre, poi Trepagnier sembra in serata
sì e con 5 punti di fila realizzati firma il
primo vantaggio significativo per gli azzurri
(9-16 al 6’). Gli irpini non reagiscono in
maniera adeguata, e ancora il buon Jeff punisce
dalla distanza (13-23 al 9’). C’è un po’ di
apprensione per le condizioni di Penberthy che
ha ricevuto una botta alla caviglia, ma riprende
regolarmente a giocare.
Prato cerca di scuotere l’Air con due trepunti
consecutivi (25-29 al 14’), ma Napoli trova
punti inaspettati da Dalipagic, riprendendo il
largo (25-35 al 16’). Avellino non reagisce,
Penberthy e Dalipagic continuano a colpire
(30-44 al 19’), consentendo agli azzurri di
andare al riposo lungo con il massimo vantaggio.
Gli irpini, al rientro dagli spogliatoi, tentano
di rientrare in partita ancora con due triple
consecutive ad opera però questa volta di
“nonno” Middleton (36-46 al 22’), ma sbagliano
facili canestri (come del resto hanno fatto in
tutti i 40’), e i partenopei li ricacciano
prontamente indietro, continuando a comandare a
piacimento le operazioni sul parquet, sotto gli
occhi ammutoliti della tifoseria di casa mentre
quella ospite è al settimo cielo. Piace, in
questa fase della gara, anche la gestione in
cabina di regia di Spinelli, che ha permesso a
coach Bartocci di poter concedere qualche minuto
in più di riposo in panchina a Jerome Allen.
Nel quarto ed ultimo periodo Penberthy con una
tripla da il là al successivo massimo vantaggio
della gara per Napoli (46-71 al 22’), poi
comincia un lungo garbage-time fino alla sirena.
Partita che si chiude con applausi per vinti e
vincitori dai rispettivi supporter per una
stagione difficile vissuta dalle due squadre, ma
chiusa in crescendo.
Appuntamento a sabato prossimo al PalaBarbuto
per l’ultimo atto della regular season con la
Pompea che cerca il visto per la fase finale del
campionato affrontando il MPS Siena. Una gara da
non perdere, in tutti i sensi.
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