• BASKET - NEL POZZO SENZA FONDO, ELDO SCONFITTA ANCHE A ROMA •

25/3/2007

(GIUSEPPE PALMIERI) - Senza grinta, senza gioco. Senza nulla. Immersa in un pozzo senza fondo, la Eldo cade anche al PalaLottomatica, senza appello. Il punteggio recita. Inutile l'addio di Larranaga. Senza il giocatore britannico, Piero Bucchi schiera Spinelli nello starting five con Ellis nel ruolo di guardia, a lui più congeniale, insieme a Rocca, Morandais e Sesay. L'inizio di gara sembra equilibrato, Morandais sembra in serata, Rocca è il solito e Sesay mette qualche libero. Poi il primo break capitolino per il 14-8, firmato Bodiroga, Askrabic, Lorbek. Il campione serbo firma un altro canestro da autore sulla sirena del primo quarto che vede Roma avanti 16-12.
L'inizio di seconda frazione è persino favorevole alla Eldo, con Marmarinos sugli scudi e Malaventura che mette la tripla del 22 pari. Napoli sembra difendere bene, ma è troppo fallosa. Bodiroga e Askrabic regalano un altro 7-0 ai padroni di casa, che chiudono avanti solo per 31-27 a causa di un ottima azione conclusa da Rocca. All'intervallo lungo la Eldo sembra ancora in partita. Sesay segna subito, è il canestro della quiete prima della tempesta. Chatman e Lorbek da tre iniziano la fuga giallorossa. Morandais prova a reagire. Niente da fare la difesa azzurra crolla ulteriormente e da -10 si sprofonda a -19 con Bodiroga incontenibile e Chatman che imbuca una tripla terribile sulla sirena che chiude praticamente la contesa. Morandais mette un'altra tripla, poi Righetti e Rocca fissano il punteggio all'ultimo intervallo su un pesante 54-38. Nell'ultimo quarto si riprende da dove si era finiti con un 5-0 della Virtus Roma. La Eldo prova a difendere e a fare qualcosa in attacco, con il solo Morandais a trovare qualcosina. Ma gli ultimi 10 minuti servono solo a vedere una schiacciatona del francese e qualche altro numero di classe di Bodiroga. Il vantaggio romano non cala praticamente mai e la gara si chiude, con un pessimo timeout chiamato da Repesa a 7 secondi dalla fine, e un libero di Hawkins sul 71-54. La crisi continua inesorabile. L'aspetto più preoccupante è la completa assenza mentale della squadra dalle partite. Giovedi, contro Livorno, è praticamente un match da ultima spiaggia. Ma bisogna correre ai ripari, sia come squadra, sia come società, per farsi che questa che doveva essere la stagione della consacrazione, non si trasformi, come sta accadendo, in un incubo senza uscita. La gente chiede almeno la grinta. Tiriamola fuori.

 

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