• BUCCHI: “PUNTI E RIMBALZI: ECCO LE QUALITÀ CHE DOVRÀ AVERE IL LUNGO CHE CERCHIAMO” •

2/3/2006

(Raul D'Amato) - “Abbiamo incassato due punti sporchi, brutti e cattivi ma pesantissimi”. Queste le parole di Piero Bucchi dopo la sofferta vittoria della Carpisa ai danni dell’Angelico Biella. Napoli, dopo le due sconfitte in sequenze incassate da Milano e Reggio Emilia e alla vigilia della difficile trasferta sul parquet della Climamio - domenica prossima alle ore 12:00 n.d.r. – aveva la necessità urgente di riprendere la marcia in campionato. Il rischio, nemmeno tanto celato, riguardava un possibile eccesso di euforia per la conquista della Coppa Italia, pagato in termini di calo di concentrazione. Circostanza puntualmente verificatosi nella prima metà del match di sabato durante la quale Biella ha approfittato a mani basse della superficialità degli azzurri per andare avanti anche di quindici lunghezze. “L’Angelico è una formazione dotata di talento ed atletismo – continua il coach della Carpisa – ed ero terrorizzato dal clima di festa che aleggiava su di noi dalla scorsa domenica. Come temevo, nei primi venti minuti siamo stati troppo morbidi, pagando l’atteggiamento con 49 punti subiti. Dopo l’intervallo i ragazzi sono tornati concentrati e decisi a difendere duro, tanto che ne abbiamo incassati solo 34. È un segnale importante, significa che oltre al talento siamo cresciuti sotto l’aspetto caratteriale”. Un aspetto, quello della determinazione, che non dovrà mai abbandonare la Carpisa ora che il campionato sta entrando nella sua fase decisiva. “Dimentichiamo le partite vinte con larghi scarti” conferma Bucchi. “D’ora in poi sarà dura contro chiunque, primo perché dopo la vittoria in Coppa non siamo più una sorpresa, poi perché tutti gli avversari giocheranno per un obiettivo, dalla salvezza alla conquista di un posto playoff”. Logico, a questo punto, parlare di rinforzare la squadra, soprattutto dopo che la rinuncia a Dalipagic ha ulteriormente accorciato il roster. “L’esclusione dalla rosa di Dalipagic è stata presa in pieno accordo con la dirigenza ed è stata dettata da diverse motivazioni” precisa il coach azzurro. “Ora cerchiamo qualcuno per allungare le rotazioni sotto i tabelloni. Un giocatore in grado di garantire un numero sufficiente di punti e solidità a rimbalzo. Nomi? Potrei dire Santiago ma si tratta solo di fantabasket” scherza. “Gioca in Spagna, con un contratto intorno al milione di dollari. Vi assicuro che con tutta la stima reciproca che esiste – era nella prima stagione di Bucchi alla Virtus Roma n.d.r.- non rinuncerebbe mai, giustamente, a tutti quei soldi solo per il piacere di lavorare con il sottoscritto. Assicuro comunque che non prenderemo uno che faccia solo numero ma, al momento, non c’è nessuno in giro che faccia al caso nostro”.

 

 
 
 

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