• IL PUNTO: COSA NON VA' IN CASA CARPISA •

9/4/2006

(VINCENZO LETIZIA) - Che la Carpisa stesse attraversando un momento di difficoltà e appannamento psico-fisico in tanti se ne erano accorti già prima del match contro il Monte Paschi Siena. La squadra azzurra non era piaciuta a Varese, mediocre era stata anche la prova rosetana. Siena ha disputato al “PalaBarbuto” una gara extraterrestre (con una percentuale nel tiro da 3 sensazionale), però è pur vero che alcune cose non hanno convinto i più, e se è vero come è vero che noi di PianetAzzurro abbiamo esalato la compagine di Bucchi a più riprese, ora dobbiamo rimarcare alcune cose che non ci hanno convinto. Innanzitutto, una tiratina d’orecchie va’ al presidente Maione e a chi ha scelto Hunter. L’americano, ieri in campo neanche un istante, non è quel giocatore che doveva essere la ciliegina sulla torta di un roster che girava a mille. A nostro avviso serviva un giocatore importante, Hunter sembra solo un gregario e fra l’altro neanche troppo utile a Bucchi che finora lo ha utilizzato soltanto la miseria di 5 minuti in tre gare; per cui ci domandiamo allora perché è stato ingaggiato. A nostro avviso, si è persa l’occasione di rendere un ingranaggio quasi perfetto davvero imbattibile, non completando a dovere la squadra.
Anche qualche scelta di Bucchi non ha convinto i tanti esperti della palla a spicchi. Ad esempio il tecnico partenopeo dall’inizio del torneo utilizza rotazioni predefinite, al di là delle risposte del campo. Contro Siena, era parsa evidente la difficoltà di esprimersi di Spinelli (evidentemente emozionato dal trovarsi di fronte Recalcati, suo potenziale ct in azzurro), eppure, nonostante Greer stesse facendo benissimo tenendo in partita i suoi, Bucchi ha comunque insistito sul talento puteolano, per altro in altri match strepitoso. Il fatto è che contro squadroni come Siena, a volte bisogna affidarsi sulle certezze, e ieri la certezza era Greer tenuto un po’ troppo tempo in panchina, soprattutto nel terzo tempo dove poi di fatto è scappata via la compagine senese.
Tiratina d’orecchie anche per due giocatori di straordinario talento, ma troppo discontinui. Ci stiamo riferendo a Ansu Sesay e soprattutto a Morandais. Quest’ultimo è giocatore dalle qualità tecniche e atletiche dirompenti, ma l’eccessiva intermittenza delle sue performances mette spesso in crisi i piani di Bucchi. Ecco, anche per questo, che ci saremmo aspettati dal presidente Maione un acquisto diverso che non l’anonimo e appesantito Hunter.
Ovviamente, i nostri sono solo appunti che crediamo già Bucchi e chi di dovere avranno annotato, resta, finora, il grande campionato disputato dal Carpisa che vorrà continuare a fare la voce grossa in un torneo comunque equilibratissimo e per questo ancora imprevedibile.
 

 

 
 
 

 

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