11/12/2005
(GAIA PACELLA) - Che sarebbe stata una
partita strana lo si sapeva dall’inizio,
perché Schio è l’avversario per eccellenza,
quello che nonostante viaggi lontano dalla
vetta , porta sul petto un triangolino
oggetto del desiderio di tutti ma alla
portata di pochi. Ciò che non si sapeva
invece è che Napoli avrebbe sciupato un’
altra occasione per agguantare il primato.
Il dopo Taranto si chiama Famila Schio, il
risultato è lo stesso, la Phard esce
sconfitta al termine di una gara combattuta
e di grande equilibrio fino ai momenti
finali, dove spuntano fuori le tattiche
sbagliate e la testa ti abbandona
inesorabilmente.
Forse se Mauriello, migliore in campo delle
azzurre non si fosse fatta male alla
caviglia, se il palcoscenico del big match
della 12° giornata fosse stato un Collana
gremito e non un Palabarbuto desolato, le
cose sarebbero andate in maniera diversa ma
con i condizionali passi avanti non se ne
fanno, dato certo è che le partenopee hanno
perso la seconda partita consecutiva senza
una motivazione precisa, priva di un valido
perché. Sicuramente il tecnico chiamato a
Ricchini nel momento più delicato non ha
aiutato, cosi come i minuti finali di una
Nieuween pietrificata dalla tensione, il
punto è che questa squadra con le grandi
stenta e il problema richiede una soluzione
netta ed immediata.
Una sconfitta che pesa come un macigno, il
65 a 69 finale grida di amarezza soprattutto
se la partita rimane aperta per più di 39
minuti.
Quando a 60 secondi dalla fine dalla fine
Schio è a più uno, ti trovi a dover
indovinare la tattica giusta e la Phard,
aggrappandosi ai rimbalzi poco convinti
della Nieuween non ci è riuscita , mentre i
falli sistematici sulle avversarie non hanno
ingannato Zampella e Moro.
Tre quarti di gara equilibrati e qualche
strano sortilegio al Palabarbuto, si fanno
male sia l’arbitro che Mauriello mentre
Penny Taylor è in serata di grazia.
L’australiana fa anche il lavoro di una
Masciadri sotto tono e tra bombe dal
perimetro e rimbalzi offensivi realizza 24
punti e guida le compagne fino alla
vittoria.
Al termine del primo tempo le ospiti
riescono a chiudere in vantaggio di 4
lunghezze ( 37-41) ma l’ago della bilancia
si sposta continuamente tant’è che al
rientro in campo Zanoni e Andrade agguantano
prima il pareggio e poi il sorpasso. Ci
vuole un’altra magia di Taylor per
riequilibrare il tutto ( 55-56).
Gli ultimi dieci minuti sono al cardiopalma,
Bullet rimane incollata alle ragazze in
maglia arancione trainate da Donaphin e
Masciadri. Si arriva cosi all’ultimo giro di
orologio ma le azzurre in campo perdono la
testa, la lucidità abbandona casa Phard e al
Famila non rimane che festeggiare la
vittoria più importante. Finisce cosi, con
le partenopee ad interrogarsi sull’ennesima
amnesia e i tifosi azzurri attoniti e a
caccia di risposte.
Non è andata meglio a Como che ha assistito
al colpaccio di Maddaloni per 66 a 70;
rispettati invece i pronostici per Faenza
contro Alghero al contrario di Parma fermata
a Cavezzo, mentre si sveglia dall’incubo
Vicenza, realizzando i primi due punti
stagionali contro Viterbo.
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