• BASKET - SEGNALI DI RISVEGLIO PER LA ELDO NAPOLI •

27/12/2006

(ARTURO MINERVINI / foto di Felice De Martino) - Il mese della Eldo. Da dove incominciare? Le cosa da raccontare sarebbero davvero tante! Iniziamo. L’avvenimento centrale dell’ultimo periodo è, ovviamente, il taglio di Tierre Brown. Dirigenza e staff tecnico alla fine non hanno potuto difendere all’infinito le “magagne” di Tierre e la scelta si è resa inevitabile. Il ragazzo non si era ambientato e l’ostilità di un pubblico che non lo ha mai amato - è questo il destino di chi porta una eredità pesante, nella fattispecie quella di Lynn Greer- rischiavano di creare ulteriori problemi. Giusto cambiare, per il bene di tutti. Nuovo play quindi? Macchè! In realtà un nuovo play era stato cercato. Ed era proprio Lynn Greer, tristemente confinato ai margini dei Bucks dove non trova minuti. Purtroppo però Greer ha declinato l’offerta intenzionato a giocarsi fino in fondo l’ultima carta della carriera per ritagliarsi uno spazio nella NBA. Ecco quindi la magata di Betti&Bucchi: Tyrone Ellis, arrivato per fare la guardia, in regia e Trepagnier, in pratica già tagliato, reintegrato nel roster. Scelta difficile e coraggiosa. Scelta che sembra dare i primi risultati positivi. Dopo le sconfitte interne con Varese e all’overtime con Pau ed Ulker, la Eldo ha trovato le energie mentali per rialzarsi. La svolta - almeno lo speriamo - a Treviso con Napoli vittoriosa al Palaverde nel derby di Eurolega. E’ lì che è nata la nuova Napoli. La Napoli che abbatte la sorpresa Scafati ed espugna il difficile campo di Biella. Liberata dalla monarchia offensiva di Brown, la Eldo riesce a sfruttare tutto il potenziale offensivo. Ansu Sesay sembra esser tornato il fenomeno della passata stagione ed anche “Air France” Morandais sembra esser maggiormente responsabilizzato dalla situazione. Nella nuova versione con Ellis in regia, Napoli riesce a sfruttare il potenziale dei suoi attaccanti. Il buon Ty si danna per dare fluidità all’attacco partenopeo e spesso ci riesce. Lo stesso Trepagnier, superato l’equivoco da noi immediatamente evidenziato della sua collocazione nel ruolo di guardia, è giocatore molto utile come cambio di livello assoluto nel ruolo di ala piccola. Ma è forse nella fase difensiva che si ravvede la vera svolta. Si, perchè partito Brown che oltre ad attaccare male non difendeva, la Eldo ha iniziato a mettere la giusta intensità nella propria metà campo. Tyrone Ellis difende per davvero e con lui e grazie a lui e agli italiani terribili Rocca/Malaventura/Flamini, la squadra riesce a limitare gli attacchi avversari. Sarà quindi questa la strada giusta da percorrere per tutta la stagione? Prematuro in ogni caso un giudizio definitivo. Certamente la squadra è più compatta nella nuova struttura, ma di sicuro, a meno di improbabili nuovi investimenti, questa Napoli esce ridimensionata rispetto alle aspettative della lunga estate cestistica. Si era parlato di scudetto: al momento il solo pensiero è blasfemo.

 

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