(ARTURO
MINERVINI / foto di Felice De Martino) - Il mese
della Eldo. Da dove incominciare? Le cosa da raccontare
sarebbero davvero tante! Iniziamo. L’avvenimento
centrale dell’ultimo periodo è, ovviamente, il taglio di
Tierre Brown. Dirigenza e staff tecnico alla fine non
hanno potuto difendere all’infinito le “magagne” di
Tierre e la scelta si è resa inevitabile. Il ragazzo non
si era ambientato e l’ostilità di un pubblico che non lo
ha mai amato - è questo il destino di chi porta una
eredità pesante, nella fattispecie quella di Lynn Greer-
rischiavano di creare ulteriori problemi. Giusto
cambiare, per il bene di tutti. Nuovo play quindi?
Macchè! In realtà un nuovo play era stato cercato. Ed
era proprio Lynn Greer, tristemente confinato ai margini
dei Bucks dove non trova minuti. Purtroppo però Greer ha
declinato l’offerta intenzionato a giocarsi fino in
fondo l’ultima carta della carriera per ritagliarsi uno
spazio nella NBA. Ecco quindi la magata di Betti&Bucchi:
Tyrone Ellis, arrivato per fare la guardia, in regia e
Trepagnier, in pratica già tagliato, reintegrato nel
roster. Scelta difficile e coraggiosa. Scelta che sembra
dare i primi risultati positivi. Dopo le sconfitte
interne con Varese e all’overtime con Pau ed Ulker, la
Eldo ha trovato le energie mentali per rialzarsi. La
svolta - almeno lo speriamo - a Treviso con Napoli
vittoriosa al Palaverde nel derby di Eurolega. E’ lì che
è nata la nuova Napoli. La Napoli che abbatte la
sorpresa Scafati ed espugna il difficile campo di
Biella. Liberata dalla monarchia offensiva di Brown, la
Eldo riesce a sfruttare tutto il potenziale offensivo.
Ansu Sesay sembra esser tornato il fenomeno della
passata stagione ed anche “Air France” Morandais sembra
esser maggiormente responsabilizzato dalla situazione.
Nella nuova versione con Ellis in regia, Napoli riesce a
sfruttare il potenziale dei suoi attaccanti. Il buon Ty
si danna per dare fluidità all’attacco partenopeo e
spesso ci riesce. Lo stesso Trepagnier, superato
l’equivoco da noi immediatamente evidenziato della sua
collocazione nel ruolo di guardia, è giocatore molto
utile come cambio di livello assoluto nel ruolo di ala
piccola. Ma è forse nella fase difensiva che si ravvede
la vera svolta. Si, perchè partito Brown che oltre ad
attaccare male non difendeva, la Eldo ha iniziato a
mettere la giusta intensità nella propria metà campo.
Tyrone Ellis difende per davvero e con lui e grazie a
lui e agli italiani terribili Rocca/Malaventura/Flamini,
la squadra riesce a limitare gli attacchi avversari.
Sarà quindi questa la strada giusta da percorrere per
tutta la stagione? Prematuro in ogni caso un giudizio
definitivo. Certamente la squadra è più compatta nella
nuova struttura, ma di sicuro, a meno di improbabili
nuovi investimenti, questa Napoli esce ridimensionata
rispetto alle aspettative della lunga estate cestistica.
Si era parlato di scudetto: al momento il solo pensiero
è blasfemo.