• UN SOGNO CHIAMATO CARPISA: BATTE LA BENETTON E VA IN FINALE DI COPPA ITALIA •

18/2/2006

CARPISA - BENETTON 84-74 (24-29; 47-47; 69-61)

Carpisa Napoli: Sesay 13; Morandais 8; Larranaga 10; Morena; Spinelli 9; Cittadini; Stefansson 12; Rocca 14; Greer 18; n.e. M.Fevola e D.Fevola. All. Bucchi.

Benetton Treviso: Soragna 16; Siskauskas 12; Mordente 2; Bargnani 2; Nicholas 20; Santangelo 8; Goree 10; Popovic 4; n.e. Kalve, Slokar, Cuccarolo e Sottana. All. Blatt.

Arbitri: Sahin, Paternicò e Cerebuch.
Note. Tiri da 2p: Carpisa 20/36; Benetton 17/36. Tiri da 3p: Carpisa 10/21; Benetton 10/27. Tiri Liberi: Carpisa 14/17; Benetton 10/13. Rimbalzi: Carpisa 34; Benetton 30.

(dall’inviato Raul D’Amato) - La Carpisa Napoli raggiunge la Lottomatica Roma in finale di Final Eight e lo fa con una prestazione maiuscola, che non lascia repliche, nemmeno, come accaduto nel quarto di finale contro l’Armani Jeans Milano, a possibili recriminazioni sull’arbitraggio. La banda di coach Piero Bucchi, che la coppa Italia l’ha già vinta alla guida della Benetton Treviso, gioca usando cuore, quello di Rocca e Larranaga, e testa, come nel caso di Sesay e Stefansson. A questo poi si aggiunga il talento di un Greer che, seppur marcato stretto, riesce sempre a garantire un minimo di produzione offensiva, e la ricetta per il successo Carpisa è completa. Onore anche alla Benetton che è partita forte ma ha pagato, sulla lunga distanza, i problemi fisici del suo pacchetto lunghi: Slokar a referto ma inutilizzabile per problemi fisici e Popovic evidentemente limitato da un infortunio patito poche settimane fa. L’immagine conclusiva della serata vede l’avvocato Maione, commosso, sul parquet, a festeggiare i suoi giocatori e a salutare i tifosi occorsi numerosissimi, circa un migliaio, al PalaFiera di Forlì per assistere a una serata storica per la pallacanestro napoletana.
Nella sala stampa Blatt si congratula con la Carpisa: “La Carpisa merita la finale. Ha giocato benissimo e, nella seconda metà della gara, ha alzato la pressione difensiva impedendoci di trovare canestri semplici. Abbiamo in parte pagato anche la stanchezza per la partita contro Udine e i vari infortuni. Complimenti a Napoli per la pallacanestro che esprime”
Bucchi elogia la prova dei suoi: “Siamo stati bravi a chiudere la via del canestro dopo aver subito 27 punti in sette minuti. Non abbiamo ancora vinto niente. Domani c’è Roma, non abbiamo timore della stanchezza perché abbiamo tanta adrenalina”.
 

 

 
 
 

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