• EPPURE QUALCOSA MANCA ANCORA... •

1/9/2008

(EDUARDO LETIZIA) - Sono stati mesi di idee, affari, speranze, delusioni, ma ora è tutto finito, il calciomercato è chiuso.
Quello che per il Napoli doveva essere il mercato del “salto di qualità” è stato piuttosto il mercato della conferma, della consolidazione di un progetto volto alla crescita progettuale, con un occhio alla qualità e due al bilancio.
Un calciomercato quello degli azzurri in cui c'è stato un saldo passivo di 21 milioni di euro e che ha lasciato divisi i soddisfatti da quelli che si aspettavano e speravano in qualcosa in più.
A pochi minuti dalla chiusura definitiva delle trattative possiamo comunque affermare che un complessivo miglioramento dell’organico partenopeo c’è stato, ma probabilmente non il tanto agognato salto di qualità.
Il colpo dell’ultimo giorno degli azzurri è stato la cessione di Maurizio Domizzi all’Udinese, a chiusura di una lunga telenovela che ha tormentato per tutta l’estate i tifosi azzurri. Per sopperire alla partenza del giocatore romano è stato acquistato dalla Reggina Salvatore Aronica, difensore di buona esperienza, sinistro di piede, che ha dichiarato di potersi disimpegnare anche nel ruolo di esterno sinistro. Nonostante le dichiarazioni del buon Aronica, che potrà sicuramente rivelarsi una preziosa alternativa a Contini, il mancato acquisto di un esterno di fascia sinistra rimane il vero colpo mancato di questa sessione di mercato. I tifosi azzurri avevano infatti sperato, fino all’ultimo istante disponibile, nell’arrivo di un giocatore che potesse dare maggiori garanzie sul lato mancino, ma evidentemente Marino non è stato dello stesso avviso. Il diggì partenopeo ha sempre dichiarato di ritenere Mannini l’esterno sinistro titolare della squadra azzurra, senza però considerare né la spada di Damocle della possibile squalifica che pende sull’ex bresciano, né gli squilibri tecnici che l’inserimento di un giocatore offensivo e adattato su quel lato del campo potrebbero creare. Inoltre anche il giovane Vitale ha palesato qualche difficoltà nella sua prima di campionato a Roma, cosicché il vero colpo di fine mercato per la corsia sinistra potrebbe paradossalmente rivelarsi la mancata cessione di Savini. Il giocatore, che sembrava in procinto di passare al Chievo, potrebbe ritrovarsi nuovamente a dover ricoprire il ruolo che è stato suo per tre campionati in maglia azzurra, assicurando l’impegno e l’accortezza tattica che ha sempre saputo mettere a disposizione della squadra. Per fare ciò bisognerà però che società e giocatore riescano a trovare un accordo per un prolungamento di contratto che Savini sicuramente avrebbe meritato da tempo.
Per quanto riguarda le altre trattative Marino non ha ritenuto necessario nemmeno l’acquisizione di un regista di centrocampo, che avrebbe sicuramente fatto comodo a Reja, soprattutto nelle gare casalinghe, in cui una ragionata costruzione di gioco, al cospetto di squadre chiuse, potrebbe rivelarsi più preziosa al lavoro di interdizione. Eppure in questo ruolo nel corso di questi tre mesi si erano prospettati due possibili acquisti di alto livello: quello di Cigarini e quello di Banega, entrambi snobbati da Marino e lasciati ad altre società.
Il solo “colpo” di mercato del Napoli alla fine è stato dunque il solo Christian Maggio, prelevato dalla Samp per rafforzare la fascia destra, effettuato nonostante l’oneroso acquisto pochi mesi prima di Mannini, impiegato nello stesso ruolo nella passata seconda parte di torneo.
Dovrà confermare quanto fatto di buono nel campionato argentino il bomber German Denis, arrivato per sostituire il Pampa Sosa, a cui sarà affidato il compito di colmare le carenze in zona gol delle punte azzurre, palesate in più periodi dello scorso campionato.
Oltre sei milioni sono stati poi spesi per prelevare Rinaudo dal Palermo. Il difensore palermitano dovrebbe essere il sostituto di Santacroce e Cannavaro nella retroguardia, pur presentando caratteristiche fisiche più vicine al capitano che al “leoncino di Bahia”.
Attenzione infine a quello che, per caratteristiche tecniche, potrebbe diventare la vera sorpresa del prossimo campionato azzurro: Andrea Russotto. Il talentino dell’Under 21 italiana, se riuscirà a limare alcuni limiti caratteriali e tattici, potrà senza dubbio diventare l’asso nella manica di Reja ed offrire anche la possibilità di variare il consueto 3-5-2.
Come giudicare dunque complessivamente l’operato di Marino? Beh, come al solito sarà il campo a fornire i responsi definitivi, tuttavia quella atavica falla sulla corsia sinistra avrebbe potuto (e dovuto) essere senza dubbio colmata meglio…

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