• IN BOCCA AL LUPO GIUBILATO, UN VERO CAMPIONE DI PROFESSIONALITA’ • 

30/6/2007

(MAURIZIO LONGHI) - “E’ stato un anno fantastico, ma a Napoli ho passato tre anni bellissimi, la gente partenopea mi è entrata nel cuore e non ne uscirà mai più. Adesso devo a malincuore sbarcare verso altri lidi, ma queste stagioni in azzurro non le dimenticherò mai”. Ecco, è lui il primo giocatore che ha lasciato Napoli dopo la promozione in serie A. Essendo un uomo che ama il sud, quando gli è stata proposta la possibilità di indossare la maglia azzurra non ha avuta la minima esitazione ma è sceso anche in serie C1 pur di palpare il calore di una piazza prestigiosa come quella partenopea. Lui è David Giubilato che, dopo aver partecipato alla risalita del Napoli in serie A, si è accordato con il Vicenza. Nel gennaio di tre anni fa, quando il Napoli, che stava disputando il suo primo campionato dell’era De Laurentiis combattendo nei bassifondi della terza serie, si adoperava per inserire i primi tasselli in un mosaico che si è rivelato molto redditizio, chiamò Giubilato per proporgli un suo trasferimento all’ombra del Vesuvio. Quale fu la risposta? Un sì, senza neanche pensarci, il corazziere romano lasciò il Venezia in serie B per accasarsi in una città in grado di trasmettere tanta carica ed entusiasmo.
UN’AVVENTURA INDIMENTICABILE – Quando arrivò a Napoli si trovò nel bel mezzo di una rivoluzione che mutò una squadra in maniera radicale. Si cominciò con dei botti praticamente distanti anni luce dalla serie C1, vale a dire Calaiò, Pià, Fontana, Grava ed altri ancora, poi si finì per cambiare anche l’allenatore con Reja che prese il posto di Ventura. Con i nuovi acquisti gli azzurri cominciarono ad essere un rullo compressore vincendo in ogni dove assumendo le vesti di un carrarmato invincibile. Giubilato, dopo un inizio un po’ in sordina, riuscì a conquistare il posto da titolare disputando i terribili spareggi play off in una maniera egregia. Poi il finale di Avellino non lo vogliamo tirare in ballo, perché adesso è acqua passata, anzi, le esperienze negative vissute in passato si sono trasformate in oro per proseguire il futuro con molte soddisfazioni. L’anno scorso, invece, il Napoli ha dominato il campionato di C1 e Giubilato è stato uno degli artefici della promozione in cadetteria degli azzurri. La buona stagione trascorsa aveva fatto crescere il numero di estimatori nei suoi confronti, ma Marino ha sempre ritenuto il romano un ottimo difensore e non l’ha voluto cedere. Una scelta giustissima. L’ex capitano del Venezia ha avvertito la fiducia della società e si è industriato per mostrare tutta la sua forza ad un pubblico che lo ha sempre sostenuto. Perché il pubblico napoletano ammira soprattutto i giocatori dalla grande grinta e il granatiere azzurro, anche dinanzi a mille difficoltà, non si è mai tirato indietro riuscendo a superare scogli che sembravano insormontabili.
UNA STAGIONE POSITIVA E TRIONFANTE – All’inizio del campionato che ha visto il Napoli festeggiare il ritorno tra le grandi, Giubilato pareva sul piede di partenza e per lui si sarebbero potute aprire già le porte della serie A. Ma, facendo prevalere anche la sua volontà, ha rinunciato a proposte importanti preferendo di restare in azzurro. Sin dal primo momento si è attaccato oltremisura ai partenopei e, fosse stato per lui, non avrebbe mai abbandonato il capoluogo campano. Quest’anno, comunque, nonostante sia stato spesso relegato in panchina, non ha mai fatto polemiche e quando è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto risultando utile in ogni momento. Come dimenticarsi la sua partita perfetta nella delicata sfida d’andata contro la Juventus? Del resto, Napoli lo ha fatto anche maturare e adesso sarebbe pronto per affrontare un campionato di serie A. Poi, è stato monumentale nella fondamentale vittoria di Brescia, quando, entrando in campo a partita in corso, ha rappresentato un muro per gli avversari che non hanno avuto la forza di sovrastarlo. Le uniche macchie di questa stagione, sono state solo le gare di ritorno con Arezzo e Crotone, ma ormai gli episodi negativi mettiamoli tutti da parte, perché tutto bene quel che finisce bene. Ora che il Napoli ha conquistato con merito la promozione nella massima serie, Giubilato può considerarsi uno dei protagonisti di questa cavalcata vincente che ha visto una città impazzire di gioia.
Per il 31enne difensore dall’accento romano, il futuro si chiama Vicenza, nel Veneto spera di togliersi altre soddisfazioni, è bene augurargli tutte le fortune possibili ad un giocatore che si è subito addentrato nel clima Napoli dimostrando un attaccamento alla maglia incommensurabile.
 

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