• L'ARRIVEDERCI DI AMODIO, UN ANNO A TREVISO PER POI RITORNARE FORTIFICATO • 

26/7/2007

(MAURIZIO LONGHI) - "Fatemi giocare in serie A, non voglio andare via da Napoli, ci tengo a ripagare l'affetto di questa città". Non è stato così, ma in fondo è stata la scelta migliore. Nicolas Amodio, qualche settimana fa, appena ha sentito la possibilità di una sua partenza, non ha nascosto la delusione ed è rimasto irremovibile sulla decisione di restare in azzurro. Poi, la partenza è stata solo rimandata, alla fine si è deciso, sicuramente non gli avrebbe giovato disputare una stagione con il Napoli non potendo trovare molto spazio. Così ha fatto le valigie e si è diretto a Treviso, dove ad aprire per primo la porta si è presentato Ivano Trotta, con il quale ha conquistato la fantastica promozione in serie A con gli azzurri. Ora, sia Amodio che Trotta, due protagonisti del doppio salto di categoria del Napoli, si trovano ad indossare la stessa maglia, non siamo neanche lontani dall'azzurro, visto che il Treviso è celeste, pertanto è possibile che non si perda l'ispirazione almeno per quanta riguarda la similitudine dei colori. Soprattutto per l'uruguaiano, è importante fare un'ottima stagione, in modo da ritornare a Napoli caricato al massimo e con una maggiore esperienza alle spalle. Infatti, la sua cessione è avvenuta con la formula del prestito, d'altronde il club di De Laurentiis ha puntato e punta ancora molto su di lui, perché mandarlo via? La scelta di fargli fare le ossa in cadetteria per un'altra stagione testimonia l'interesse dei partenopei verso il giocatore. Poi, quest'anno ha dimostrato veramente di essere un ottimo elemento, ha grandi margini di miglioramento e rappresenta il futuro di questa società.
LA STAGIONE DELLA CONSACRAZIONE - Il 24enne uruguaiano di Montevideo, ha dato tanto a questa squadra in termini di muscoli e quantità. In due anni ha fatto vedere di che pasta è fatto, una pasta dura come il cemento e forte come il mare. A dirlo sembra quasi una boutade, ma lui, riesce a conciliare il calcio dovendo combattere contro il diabete, e peraltro lo fa in una maniera esemplare, svolgendo una vita da vero professionista, e in campo i risultati si vedono. Perché, può sembrare strano, ma sul rettangolo di gioco è instancabile, morde le caviglie degli avversari senza alcun timore, non si è mai tirato indietro destando sempre un'ottima impressione. Il Napoli lo ha visionato dai tempi della Sambenedettese. Nelle Marche c'erano due ragazzini uruguaiani molto ma molto promettenti, i loro nomi? Amodio e Bogliacino, subito segnalati, il primo è un mastino del centrocampo, il secondo ha i piedi vellutati ed è un'artista del pallone. No, proprio no, due giocatori così non possono sgobbare a lungo in serie C, ed ecco che Marino li veste entrambi d'azzurro. Su Bogliacino si conosceva già bene la sua immensa classe, ma l'anno scorso si è rimasti folgorati dall'incredibile grinta di Amodio. Era partito per fare la riserva, però, quando veniva chiamato in causa era indispensabile, di tratto in tratto non si poteva fare a meno di uno come lui. Anche quest'anno il solito copione: prima l'arrivo di Dalla Bona, poi l'esplosione di Gatti, tutto faceva pensare ad una stagione oscura per il sudamericano. Invece non è stato affatto così, la sua volontà ha giocato un ruolo fondamentale, si è ritagliato uno spazio assai importante risultando decisivo in alcuni frangenti, tanto che il Napoli aveva necessariamente bisogno del suo apporto. Ha avuta la capacità di mettere in seria difficoltà mister Reja, la sua stagione, anzi le sue stagioni a Napoli, sono state più che positive. La sua speranza è che al rientro possa ritornare con le ossa più robuste per diventare uno dei perni di questo ambizioso Napoli.
QUESTIONE URUGUAIANA - Per un uruguaiano che va, c'è uno che viene. Se Amodio è partito verso Treviso, a fare la via di Napoli ci ha pensato Walter Gargano che, dopo un lungo tira e molla, può considerarsi a tutti gli effetti il terzo acquisto dei partenopei. Si sta rafforzando sempre di più la colonia uruguaiana degli azzurri, anzi, vista anche la giovane età dei giocatori in questione come Gargano, Bogliacino e Amodio, è probabile che nei prossimi anni il centrocampo del Napoli possa essere sempre azzurro ma con sfumature celesti, colore dell'Uruguay. Il neo acquisto proveniente dal Danubio FC, ricoprirà proprio il ruolo di Amodio che andrà ad irrobustire un Treviso che non vuole ripetere un'altra stagione senza obiettivi, occorre puntare in alto. Tutto questo è pane per i denti del buon Nicolas che cercherà di mettersi in luce per poi ripresentarsi a Napoli maturato sotto tutti i punti di vista.

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