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• MARINO NON HA ACCONTENTATO REJA •

1/9/2005

(di Eduardo Letizia) - All’indomani della chiusura del calciomercato dobbiamo prendere atto di una cosa: Marino non è stato in grado di accontentare le richieste di Reja. Il mister azzurro era infatti stato chiaro nelle sue indicazioni ed anche a prescindere da queste erano palesi le carenze gravi nell’organico azzurro.
Vedendo l’undici titolare il Napoli (non senza anche lì qualche imperfezione) appare una corazzata già pronta anche ad un campionato di categoria superiore, ma dietro questa bella immagine di superficie non crediate non si nascondano delle evidenti lacune.
Andando controcorrente ritengo questo Napoli targato 2005/2006 inferiore a quello della scorsa annata. Sicuro di essere smentito nel risultato finale (la mancata promozione dello scorso campionato è da attribuire in toto alla sciagurata gestione Ventura), credo che il team di Reja risulti indebolito in alcune zone di campo e soprattutto nelle alternative. Vorrei ricordare in questa sede che rispetto all’anno scorso il Napoli si è privato della coppia centrale Scarlato-Ignoffo (perché?!), vero e proprio punto di forza della vecchia squadra, ed ha sostituito questi con il solo Maldonado, giocatore dalle buone prospettive ma che, sinceramente, non può dare le stesse sicurezze di uno Scarlato, e con la coppia Romito-Giubilato, ai quali diamo il merito di un buon precampionato, ma non dimentichiamo che lo scorso torneo, con lo stesso Reja in panchina, i due erano nella gerarchia secondi, oltre che ai sopraccitati titolari, anche a Terzi e Accursi (non proprio Nesta e Terry, per intenderci) a proposito, partiti anche loro. Ci si è poi privati a torto o a ragione dei due esterni sinistri Bonomi e Mora, sostituititi i due da Savini, che in verità è un centrale adattato a sinistra e dal giovanissimo Briotti che, udite udite, pare essere anche lui, a conti fatti, un centrale! Inoltre non si è trovata un’alternativa a Grava sulla destra. Insomma gli esterni di difesa, che già dallo scorso campionato dovevano essere rinforzati, sono stati senza dubbio indeboliti (salvo poi ritrovare in Briotti un nuovo Zambrotta...). Ecco quindi spiegato perché l’allenatore partenopeo si aspettava qualche altra cosa in difesa...
Lasciato per lo più invariato il centrocampo (ringraziamo il Chievo per l’acquisto di Giunti in luogo di Fontana), è il settore avanzato che presenta altre evidenti falle. Anche qui numericamente non ci siamo. Almeno che i “trequartisti” napoletani non abbiano trovato una soluzione esoterica contro stanchezza ed infortuni, nel roster azzurro mancano due valide alternative a Capparella e Bogliacino sugli esterni richieste più volte da Reja. Giusto per riproporre il parallelismo con lo scorso campionato i sostituti corrispondevano l’anno scorso a nomi come Consonni e soprattutto Abate, pur giocando con un modulo differente. Ad aggravare il tutto ci sono poi le cessioni di Varricchio, Esposito e Schettino, che ai più possono parere irrilevanti, ma che, in una rosa numericamente scarsa come quella del Napoli, pesano non poco. Considerando ad esempio i problemi fisici del Pampa Sosa, ci chiediamo chi porterà in panchina il povero Reja in caso di infortunio di una delle due punte in organico (quale team al mondo si ritrova con due soli attaccanti in squadra?)...
Un Napoli quindi che si presenta meno completo rispetto a quello dell’ultimo torneo, seppur con un gioco migliore e con un miglior affiatamento tra i calciatori rimasti dall’anno precedente. È un vero peccato che non si sia voluto o potuto completare una squadra che proprio in questi errori di mercato potrebbe trovare gli unici ostacoli ad un campionato trionfale. Qualche speranza rimane ancora legata alle trattative con gli svincolati, ma se anche in questo modo le cose rimarranno invariate allora Marino avrà commesso gravi errori dei quali alla fine si valuterà l’incidenza...

@aruba.it

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