• MERCATO CONCLUSO, ORA STA A REJA FAR VOLARE IL NAPOLI •

31/1/2008

(GIUSEPPE PALMIERI) - E adesso tocca soltanto ad Edoardo Reja. L'allenatore del Napoli, spesso messo sulla graticola, o ricoperto di onori dopo i successi ottenuti con la sua squadra. Il mercato è finito e il dg Marino è riuscito a piazzare colpi importanti e di prospettiva in tutti i reparti.
A cominciare dal portiere, con l'arrivo del ventiduenne argentino Nicolas Navarro, proveniente dall'Argentinos Juniors. Questo acquisto, ha fatto un pò tremare la terra sotto i piedi del titolare della porta azzurra, Gennaro Iezzo, del quale si era parlato di cessione alla Lazio negli ultimi giorni, poi sfumata. Ma è stato proprio Pierpaolo Marino a rassicurare l'estremo difensore di Castellammare, dicendo che il titolare resta lui e che Navarro dovrà aspettare per dimostrare il suo potenziale.
In difesa, reparto che nell'ultimo periodo il Napoli ha patito le pene dell'Inferno, è arrivato da Brescia Fabiano Santacroce. Difensore rapido e veloce che sarà già in campo contro l'Udinese e dovrebbe far fare il salto di qualità, nonostante la giovane età, a tutta la difesa azzurra, che non si sa ancora se sarà a tre o a quattro. L'idea di Reja era quella di passare alla linea a quattro con Domizzi dirottato a sinistra, schierando un 4-3-3, ma con il mancato arrivo di Mauro Esposito, non è detto che questo avvenga.
Marino è riuscito a fornire a Reja anche un ricambio importante a centrocampo. Quel Michele Pazienza (nella foto) tanto inseguito che è un ottimo mediano, abile davanti alla difesa che potrebbe ovviare senza problemi alle mancanze, per squalifica o cali di rendimento di Blasi e Gargano. La linea di centrocampo resterà a tre in ogni caso, con il gioiello Hamsik a completare il reparto. Per il passaggio ad un impianto di gioco più offensivo era fondamentale l'acquisto dell'esterno d'attacco, individuato in Esposito. Fallito per volontà della Roma, il Napoli si è ritrovato con Daniele Mannini, acquisto oneroso, pagato ben 7 milioni di euro per anticipare l'Inter, che è un esterno di sinistra, di cui è ancora da verificare l'affidabilità in serie A attualmente. Certamente è un giocatore di grande prospettiva, anch'egli in giovane età. Ora starà a mister Reja decidere se dargli piena fiducia e schierarlo in un attacco a tre con Lavezzi e Zalayeta, oppure non cambiare modulo e restare con il canonico e un pò troppo rinunciatario 3-5-2. Se, però, il tecnico goriziano optasse per la seconda scelta, si scoprirebbe la grande pecca di questa sezione di mercato invernale. Il mancato acquisto dell'invocato terzino sinistro, con l'arrivo sfumato di Modesto e mai troppo cercato di Capuano. Quindi per il 3-5-2 resta il problema dell'out di sinistra, mentre per il modulo a tre punte è da verificare il rendimento e la tenuta attuale in serie A di Mannini.
Per quanto riguarda le partenze, hanno lasciato Napoli: Roberto De Zerbi, destinazione Brescia, Fabio Gatti, a Modena, mentre Maldonado è stato ceduto in prestito al Chievo Verona.
Addii mancati, o solo rinviati sono stati quelli di Iezzo, che era stato accostato alla Lazio, ma il Napoli gli ha ribadito fiducia e maglia da titolare, e quello di Emanuele Calaiò. Il bomber palermitano aveva chiesto espressamente la cessione al presidente De Laurentiis, e offerto prima al Genoa, che però ha offerto cifre troppo basse per il valore del calciatore secondo Marino, e al Torino, che aveva timidamente offerto Di Michele, affare sfumato sul nascere. Calaiò resta, certamente fino a giugno, lottando ancora per ritagliarsi il suo spazio, per dimostrare il suo valore. Ma per ora un pò sfiduciato per il non idilliaco rapporto con Reja e per la difficoltà di imporsi in azzurro, maglia tanto amata in questi ultimi due anni. Altra cessione sfumata è quella di Samuele Dalla Bona, accostato al Cagliari nelle ultime ore di mercato, ma ancora una volta intrappolato a Napoli, maglia che ora sente davvero come una prigione il biondo centrocampista ex-Chelsea.
Ora la parola torna a mister Reja, chiamato a sciogliere il dubbio del modulo, tra 3-5-2 e 4-3-3, cercando di tenere unito lo spogliatoio e di far fare il definitivo salto di qualità ad una squadra che ha saputo stupire come deludere totalmente nel girone d'andata. Ora servono continuità e vittorie, l'astinenza di sette partite è eccessiva per una squadra che voleva essere la sorpresa della stagione. Marino ha messo le mani in pasta ed è intervenuto a modellare la sua creatura, ora sta a Reja farla volare. Sabato sera arriva l'Udinese, gli esami non finiscono mai, per gli azzurri sono appena cominciati.

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