• LE INTERVISTE POST NAPOLI-PALERMO: LA SODDISFAZIONE IN CASA AZZURRA, MA SOSA ANDRA' VIA •

31/3/2008
 

(ROSA CIANCIO) - L'allenatore del Napoli Edy Reja confessa di aver deciso di cambiare modulo fin dal primo tempo ma che ha preferito rimandare la sua decisione: "Volevo già cambiare nel primo tempo ma non me la sono sentita, mi sono detto che era meglio 'soffrire' ancora un pò. E' incredibile come succedono certe cose nel calcio sono bastati 40 secondi per decidere l'esito della partita. A volte provi e riprovi e poi in un attimo tutto si decide, sono i casi del calcio. E' incredibile come vengono fuori certi risultati. Hamsik l'ho sempre tirato fuori per farlo respirare perchè lui gioca più degli altri ma cercherò di non cambiarlo più perchè quando tutti sono stanchi lui tira fuori un guizzo. Le sue qualità le conosciamo, sette gol al suo esordio in A sono tanti. Io ci metto del mio, capacità determinazione, fortunatamente ho una società che mi sostiene ma il merito è dei ragazzi. Io devo fare i complimenti a loro che accettano le critiche. A Napoli è difficile lavorare, ho subito delle violenze verbali fortissime, tanti colleghi esprimono i loro giudizi ma li vorrei vedere al mio posto poi possiamo parlare". L'allenatore partenopeo sa che i suoi giocatori hanno ancora fame di vittoria: "Non ci sarà appagamento, il nostro obiettivo è ottenere il massimo risultato. Non dico di vincere le partite che rimangono ma scenderemo in campo per provarci. L'intertoto può essere un obiettivo ma dobbiamo mettere in difficoltà tutte le squadre che incontreremo. Iezzo sta bene vedremo come vanno le cose e quando utilizzarlo. Per quanto riguarda la prossima gara non so bene come il nuovo tecnico del Catania disporrà la sua squadra soprattutto viste le assenza di Mascara e Spinesi". L' eventuale partenza di Sosa a fine campionato lascia il tecnico goriziano perplesso e incredulo: "Mi dispiace per Sosa, è uno dei migliori realizzatori di tutto il campionato, mi sembra quarto o quinto in base ai minuti giocati".

Hamsik fa gol e chiude il silenzio stampa: "Siamo contentissimi di aver raggiunto i 40 punti, allontanandoci dalla zona retrocessione. Il mister mi ha fatto cambiare posizioni pochi secondi prima di segnare, è stata un'ottima intuizione. Negli ultimi minuti buttavamo avanti tutti i palloni poi grazie al Pampa che mi ha dato una grande palla e alla spinta di un difensore del Palermo sono riuscito a segnare. La squadra mi lascia spazi nei quali infilarmi e poi la tifoseria fa il resto".

Marino era certo che alla fine il suo Napoli avrebbe vinto. Lo amareggia invece la notizia che il Pampa Sosa vorrebbe tornare in Argentina alla fine di questo campionato: "E' stata una partita sofferta quella di stasera soprattutto nel primo tempo ma avevo la percezione che qualcosa poteva succedere. Per tutta la settimana si è parlato delle assenze del Palermo, ben sei titolari non utilizzabili, ma anche noi abbiamo dovuto fare a meno di 5 giocatori importanti. L'assenza di Gargano ha indebolito il centrocampo. Poi sulla destra non avevamo un esterno di ruolo, Santacroce è stato colpito da una gastroenterite questa notte ad abbiamo dovuto fare a meno anche di lui. Reja ha avuto un'intuizione geniale giocando a quattro, noi siamo cresciuti mentre il Palermo è calato. Hamsik poi ha infilato il pallone nella ragnatela dove nessuno poteva arrivare. Abbiamo ancora sette partite e non lasceremo nulla di intentato, non possiamo deludere i 50.000 di media che ci seguono, lo meritano. I 40 punti non danno la certezza di niente. Ringrazio soprattutto il Pampa perchè ha dato una grande mano mettendo lo zampino in ogni azione. Lo devo ringraziare anche perchè a fine campionato ritornerà in Argentina. Sono molto dispiaciuto spero che nelle prossime partite continui a dare in contributo che sa e che i napoletani con il loro abbraccio lo possano distoglire da quest'idea. Il traguardo dei 40 punti è un segnale di crescita importante che ci permette di guardare gradini più alti, più difficili da raggiungere". Marino ringrazia il pubblico partenopeo determinante per le vittore serali: "Sette vittorie e due pareggi nelle partite notturne. La statistica vale soprattutto per il San Paolo perchè il pubblico è da Champions League e i giocatori avvertono il calore dei loro tifosi. C'è una simbiosi perfetta tra il San paolo e i giocatori".

Il Presidente De Laurentiis è sempre più convinto che giocare le partite di sera sia la soluzione ideale: "GLi spettacoli di sera privileggiano i giocatori dando la possibilità a tutti di godersi la famiglia la domenica e andare allo stadio la sera. Come primo anno in A possiamo solo essere soddisfatti, abbiamo un punto in più rispetto all'andata e ancora sette partite da giocare. Questo però mi fa pensare a dove potevamo essere se non avessimmo perso quelle tre gare che ci siamo fatti scappare in modo così ingenuo. Questo comunque è un anno di prova e i giocatori giovani devono ancora prendere coscienza del proprio valore. Reja è un'ottimo professionista, sta mettendo a disposizione tutta la sua esperienza, verificando le sue capacità. Lui ha bisogno di una società forte alle spalle, purtroppo invece ne ha trovato una che è dovuta uscire dalla crisi di un fallimento ed è stato costretto a salire la china". De Laurentiis resta perplesso alla notizia dell'intenzione di Sosa di lasciare l'Italia a fine campionato: "E' una notizia che sento da voi. Marino non me lo ha ancora comunicato. Il Pampa è un uomo società, ho sempre pensato che sarebbe stato con noi anche alla fine della sua carriera da calciatore. In ogni caso parlerò direttamente con lui e lo aiuterò anche in Argentina".

LE DICHIARAZIONI DEGLI AVVERSARI

“Eravamo qui per cercare una prestazione importante e l’abbiamo fatta”. Al termine della partita con il Napoli, Stefano Colantuono, intervenendo ai microfoni di Sky, si mostra soddisfatto della prestazione dei suoi, ma rammaricato per il risultato. “Sono contento della gara disputata dai miei, abbiamo giocato con tenacia e carattere. Il pari ci poteva stare, anche perchè il Napoli non ha mai alzato il baricentro e creato pericoli. Certo, abbiamo affrontato la partita con qualche problema psicologico perché reduci da tre sconfitte, ma abbiamo fatto bene nonostante il forfait nei primi minuti di Zaccardo. Peccato perché abbiamo preso gol su un lancio lungo del portiere e una spizzata di Sosa: una piccola disattenzione che ci può stare ma che abbiamo pagato cara. Adesso dobbiamo ripartire da questa prestazione e sono certo che, recuperando qualche altro giocatore, potremo fare una bella figura contro la Juventus”.

“Sicuramente quello attuale per noi non è un momento fortunato”. Alberto Fontana fotografa così l’attuale periodo di un Palermo reduce da quattro ko consecutivi. “Abbiamo fatto benissimo giocando una partita splendida ed alla fine siamo stati puniti da un episodio. Contro il Napoli abbiamo offerto senza dubbio una prestazione con tanto carattere ma purtroppo a volte ci sono stagioni dove gli obiettivi possono cambiare in corsa come sta capitando a noi ma non bisogna far drammi ma pensare solo a lavorare”.

“Abbiamo disputato una grande, grande partita e per questo motivo siamo ancor più dispiaciuti”. Federico Balzaretti commenta così il ko rimediato in pieno recupero al San Paolo. “Anche questa sera l’impegno da parte nostra è stato totale e la squadra ha dimostrato di essere viva. Purtroppo però anche contro il Napoli, così come contro Milan e Parma, è arrivata una sconfitta ben oltre il novantesimo. Siamo stati veramente sfortunati e questi gol pesano parecchio. Sicuramente si tratta di episodi che stiamo pagando eccessivamente ed è anche per questo che oggi più che mai abbiamo bisogno che tutti, a partire dalla società e dai nostri tifosi, ci stiano vicini”.

Nonostante la sconfitta, la gara di Napoli ha riservato una bella sorpresa in casa palermitana: l’esordio in Serie A di Alberto Cossentino, che ha ben figurato al cospetto dell’insidioso attacco partenopeo. “Voglio ringraziare prima di tutto Colantuono, che mi ha dato fiducia, e tutti i compagni, da Fontana ad Amauri, che mi hanno aiutato. Rispetto alla gara di esordio in Coppa Uefa non ho notato molte differenze, sia allora ad Istanbul che oggi a Napoli abbiamo giocato in una bolgia. È stata un’emozione entrare in campo al San Paolo contro questa grande squadra, ma dopo cinque minuti tutto è passato. Adesso comunque rimango con i piedi per terra: ciò che ho avuto è già tanto, anche se è chiaro che spero di fare altre partite e sarò contento se riuscirò a trovare spazio”.
 

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