• ESCLUSIVA INTERVISTA A MARCO DE SIMONE EX DIFENSORE DEL NAPOLI •

26/4/2005
(dal mensile "PianetAzzurro n. 6, Salvatore Palermo) - Per la rubrica sulla C2 questo mese abbiamo incontrato un dirigente del Giugliano Calcio nonché ex difensore del Napoli (stagione calcistica 1984/85), Marco De Simone.
Il campionato di serie C2 gir.C ci sta regalando un finale di stagione molto avvincente. Secondo lei sarà così fino alla fine?
“Secondo me si. Nelle ultime cinque partite va in scena un altro campionato. Infatti vai ad affrontare squadre che lottano per la promozione o che si devono salvare, comunque squadre con un obiettivo. E’ così da quando esistono play-off e play-out. Quindi fino all’ultima giornata tutto è ancora possibile”.
Il Giugliano punta alla promozione?
“Il Giugliano non è partito per vincere il campionato. Siamo una squadra giovane che sta facendo molto bene ma sulla quale all’inizio nessuno avrebbe scommesso. E’ già un grosso obiettivo aver centrato con cinque domeniche d’anticipo i play-off. Per ora non facciamo calcoli, viviamo alla giornata. Ci prepariamo ad affrontare queste ultime partite senza il patema d’animo di dover vincere per forza quindi con una maggiore tranquillità rispetto alle squadre che hanno puntato fin dall’inizio allla vittoria finale. Questo è un indubbio vantaggio. Poi a fine stagione vedremo fin dove siamo arrivati”.
Tra le squadre che si stanno contendendo il primo posto, qual è quella più attrezzata per la vittoria finale?
“Credo che molto dipenderà dagli scontri diretti, infatti, sono da giocarsi ancora partite importantissime come Manfredonia-Cavese ed Juve Stabia-Manfredonia. Dopo questi incroci al vertice si potrà avere le idee più chiare. Però, a dir il vero, tra tutte quelle coinvolte nella bagarre promozione, se non perde più colpi, vedo molto bene il Gela. Tra le squadre di testa, la compagine siciliana è sicuramente quella che mi ha maggiormente impressionato”.
Che mi dice della Juve Stabia, squadra nella quale lei ha militato per due stagioni, disputando nel 1994 la finale play-off al “San Paolo” contro la Salernitana. Dopo una rimonta importante, ha le carte in regola per ambire al primo posto?
“La Juve Stabia sta disputando un grande girone di ritorno coronato dalla recente vittoria nello scontro diretto con la Cavese. Sarà di fondamentale importanza la partita che giocherà tra qualche domenica al “Menti” con il Manfredonia. Sono convinto che se Ambrosi e compagni arrivano a giocarsi lo scontro diretto a tre punti dai pugliesi, il Manfredonia a Castellammare perde. Dico questo perché conosco molto bene l’ambiente stabiese, sicuramente ci saranno diecimila persone sugli spalti ad incitare la squadra dal primo all’ultimo minuto. Per il Manfredonia sarà durissima. La Juve Stabia ha vinto tre o quattro partite allo scadere proprio grazie al sostegno di una grande tifoseria che sostiene i propri beniamini fino alla fine”.
Passiamo al Napoli. Riuscirà a centrare l’agognata promozione?
“Sono convinto che se non avesse perso troppi colpi ad inizio stagione avrebbe vinto il campionato in scioltezza. Ora ci aspettano i play-off. Ritengo il Napoli la squadra più attrezzata per vincere il campionato. E vi dico di più. Sono convinto che il fattore campo nei play-off non sarà detreminante. Molte squadre hanno vinto gli spareggi promozione andando a giocare fuori, come ad esempio il Benevento che alcuni anni fa vinse i play-off imponendosi sul campo del Catanzaro. Poi il Napoli ha una squadra di gran lunga superiore alle altre che può andare a far risultato ovunque. Inoltre quando il Napoli si sposterà nei play-off occorreranno stadi di almeno 30.000 persone, tenendo conto dell’elevato numero di tifosi che seguiranno gli azzurri. Quindi si parlerà di partita in trasferta solo perché si giocherà lontano dal “San Paolo”.
Che ricordi conserva della sua esperienza con il Napoli?
“Sicuramente quelli di una stagione indimenticabile. Aver indossato la maglia del Napoli, squadra della quale da sempre sono tifoso, è stato il coronamento di un sogno che coltivavo fin da piccolo. La mia poi è una soddisfazione doppia infatti ho avuto la fortuna di giocare nel Napoli di Diego Armando Maradona, precisamente nel suo primo anno in Italia (stagione 1984/85)”.
 

 

 

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