• FAUSTINHO CANÈ: “FACCIO IL TIFO PER QUESTO NAPOLI GIOVANE E NUOVO” • 

25/10/2007

(ESCLUSIVA PianetAzzurro di GIUSEPPE PALMIERI) - Otto giornate per avere un’idea più chiara di questo avvincente campionato di serie A. Conferme, sorprese, in una stagione che si preannuncia entusiasmante. Per decodificare meglio questi primi otto turni di gare abbiamo chiesto lumi ad un grande ex calciatore, Faustinho Canè (nella foto), che ha vestito tra gli anni ’60 e 70’ la maglia del Napoli per ben 10 stagioni. La classifica vede l’Inter in fuga, e questa è una conferma del dominio nerazzurro dell’anno scorso, finora solo la Juve ha tenuto il passo, mentre le altre rivali accreditate hanno avuto qualche defaillance di troppo: “L’Inter ha una rosa invidibiabile – esordisce Canè - composta da tantissimi grandi calciatori, si è dimostrata ancora una volta vincente, soprattutto nella mentalità. La Juventus sta tenendo il passo e sta dimostrando, con grinta e carattere, di poter dare fastidio ai nerazzurri, ma il campionato è ancora lungo. Il Milan è da escludere nella lotta allo scudetto, si è dimostrato inadeguato per contrastare i cugini interisti per tutto l’arco della stagione, e la sconfitta con l’Empoli ne è chiara testimonianza. La Roma, invece, è partita per giocarsi il titolo, forse senza averne le potenzialità. Hanno un ottimo allenatore, e uno spumeggiante gioco in attacco, ma la difesa fa davvero acqua. E questo è un enorme limite per una squadra di vertice, insomma dieci gol in tre partite casalinghe parlano da soli. A mio modesto parere, la squadra di Spalletti, nei meccanismi difensivi e nella testa, paga ancora la disfatta di Manchester della scorsa stagione”. Non potevamo tralasciare, avendo la fortuna di sentire una gloria del calcio partenopeo, un pensiero sul sorprendente Napoli di inizio stagione: “Gli azzurri stanno facendo un ottimo campionato, nonostante gli acquisti di Marino fossero stati un po’ criticati dal pubblico. Il dg del Napoli ha avuto pazienza, ha grande esperienza e lo ha dimostrato, ha aspettato e fatto cose buone con il budget che aveva a disposizione. Reja è stato bravissimo a plasmare la squadra e a darle un’impronta vincente. Bisogna fare un plauso a squadra e staff dirigenziale, io faccio il tifo per questo Napoli giovane e nuovo. Dove può arrivare? Una salvezza brillante per questo primo anno, poi quello che verrà sarà tutto di guadagnato. Non bisogna fare proclami, bisogna avere pazienza e fiducia in questi ragazzi”. Zona calda in chiave retrocessione attualmente occupata da Livorno, Siena, Reggina e Parma, giochi già fatti? “No, assolutamente. La parte bassa della classifica dipende da numerosi fattori. Il mercato di gennaio, il rallentamento delle squadre di centro classifica. Soprattutto il mercato invernale può capovolgere i valori, quindi bisogna aspettare ancora un po’ di tempo prima di capire se queste squadre sono condannate o saranno altre a lottare per non retrocedere. L’unica condanna può essere la mentalità di una squadra in difficoltà, per queste squadre che occupano i bassifondi della classifica. La stessa mentalità, in questo caso vincente, che può rendere imprendibile, in testa, la corazzata Inter di Mancini, unica squadra che può ammazzare il campionato”. Analisi calzante di un campionato già sorprendente ed accattivante. Lo scontro diretto Juve-Inter del 4 novembre, può svelare le reali possibilità della squadra di Ranieri di lottare per il tricolore. Altrimenti, vista questa Roma versione groviera in difesa, e il Milan disastroso di questo inizio di stagione, l’Inter potrà ottenere il terzo titolo consecutivo senza troppo faticare. C’è la Fiorentina, attualmente terza forza del campionato, che ha dimostrato grandi doti, e non è ancora chiaro dove possa arrivare. E questo Napoli, dalle cadute stile Cagliari e Genoa, e dalle imprese indimenticabili come Udine e Roma. Dove può arrivare? La sfera di cristallo non ci illumina, ma ciò che è certo, è che può farci ancora sognare.

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