• EDY REJA: “SIAMO INSIEME ALLA JUVE LA FORMAZIONE FAVORITA DI QUESTO TORNEO CADETTO” •

5/9/2006

(MICHELE CAIAFA) – “E’ inutile negarlo cari amici, tutti lo dicono e lo penso anche io da allenatore del Napoli: siamo insieme alla Juventus la squadra favorita di questo torneo cadetto” – questa la primissima dichiarazione e che dichiarazione, rilasciataci dal tecnico del Napoli, mister Edoardo Reja, che prosegue “E’ inutile negarlo, siamo sulla bocca di tutti gli esperti di calcio dopo le ottime prestazioni in amichevole e nelle gare di coppa Italia, soprattutto dopo quella vittoriosa contro la Juve. Però attenzione, non ci siamo solo noi e la squadra torinese, ma anche altre compagini saranno in grado di lottare per la promozione alla massima serie come il Genoa, il Bologna ed anche il Rimini, compagine poco indicata dagli esperti ma che ha fatto una campagna di rafforzamento importante spendendo 6 milioni di euro”.
- Dunque, caro mister, finalmente sabato si inizia?
“Sì, finalmente si comincia. E subito vedremo le prime differenze tra il campionato ed il cosiddetto calcio d’agosto. Per prima cosa, affronteremo la prima gara ufficiale di questa stagione non più sotto i riflettori del San Paolo, dove siamo stati molto efficienti e belli, ma di pomeriggio. E questa sarà una prima verifica importante. La seconda verifica da fare è quella che ritengo la più importante, sarà quella di constatare come si comporteranno i miei ragazzi nell’affrontare compagini come potrebbe essere il Treviso, che non ti consentono di fare gioco perché cercheranno di bloccare tutte le nostre fonti. Finora abbiamo disputato solo match contro formazioni, vedi Juve ed Ascoli in coppa, che ci hanno permesso di esprimere sempre il nostro calcio. Questa qui, quindi, sarà una verifica fondamentale da fare per me”.
- Ed allora in ottica di queste difficoltà che potreste accusare, cosa chiederà ai suoi ragazzi?
“Chiederò a tutti meno tocchi in campo e meno leziosità, ma più grinta. Inoltre bisogna ancora migliorare la fase difensiva e quando non siamo in possesso palla, bisogna equalizzare maggiormente le nostre energie durante l’intero arco delle gare. Non può esistere il fatto che uno corre 50 ed un altro 10.
- Ci sono ancora dei miglioramenti da apportare quindi alla manovra di gioco, però ormai non ci sono più incertezze sul modulo 4-3-1-2…
“Assolutamente no. I miei ragazzi sono stati bravissimi, dopo le incertezze iniziali, a metabolizzare questo modulo. L’apporto alla causa dei miei giocatori è stato fondamentale, perché un allenatore, bravo che sia, può provare mille e più moduli e schemi, ma se i suoi calciatori non li condividono, è solo tempo perso. Ma questo non è tutto, perché il mio Napoli sarà camaleontico, cioè in grado di mutare il suo atteggiamento in campo di partita in partita o addirittura nella stessa gara, come è già accaduto contro Juventus ed Ascoli, avendo io in panchina gente molto duttile”.
- Ok il Napoli camaleontico, ma in che condizione fisica arrivano gli azzurri alla prima di campionato?
“Siamo all’80,90% della condizione fisica. Sono fiducioso sulla condizione dei miei ragazzi in questa prima fase del campionato perché abbiamo avuto modo di testare le nostre batterie nelle due gare di coppa Italia che si sono disputare nell’arco dei 120 minuti. A dire il vero questa cosa mi preoccupa anche un po’, perché di solito le mie compagini entrano in condizione non subito all’inizio del torneo. Invece i miei li ho visti fin troppo pimpanti, perciò spero che non ci siano spiacevoli sorprese al momento in cui i punti diventeranno davvero importanti, cioè da marzo in poi. Ma io ho tanta fiducia in questa squadra e nel lavoro fin qui svolto, quindi sono sicuro che faremo bene durante l’arco dell’intera stagione. Certo, ribadisco, sarebbe meglio non salire per forza da subito in vetta, per evitare che alla lunga poi si ceda, perché la stagione di B è davvero lunga”.
- Per concludere caro mister, sabato arriva il Treviso, che formazione prevede di schierare?
“La solita formazione che si è vista in coppa Italia. Bogliacino è completamente recuperato ed al posto delle squalificato Montervino ci sarà Amòdio e non Trotta, perché Ivano è per me più un giocatore di fascia”.
Ed allora mister Reja, in bocca al lupo a lei e ad i suoi ragazzi, che sappiano riportare, dopo quest’annata agonistica, la città di Napoli nel calcio che davvero che le compete cioè: la serie A.

 

 

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