• ATTESA MARTEDI' LA DECISIONE DEL COLLEGIO ARBITRALE.
C'E' MINORE OTTIMISMO •

24/7/2005

(Vincenzo Letizia) - Dopo la giornata di ieri, si è creata una sorta di afa soffocante sull’estate calda del club di De Laurentiis ed i toni, in un primo momento trionfalistici, hanno lasciato il posto a considerazioni più dimesse. Perché non si è più ottimisti come prima? Non tanto perché il Napoli ha ritirato i ricorsi contro Crotone, Catania e Triestina ma soprattutto perché si è andati avanti con gli altri sette con “riserva”. Ora, resterà da stabilire se effettivamente le squadre sottoposte all'indice inquisitore dell’avvocato Chiacchio sono in regola con i pagamenti INAIL oppure no. Fra l’altro se pure queste squadre fossero non in regola, i difensori di Arezzo, Piacenza, Ascoli, Mantova, Catania, Crotone, Pescara, Vicenza, Triestina e Brescia sono già pronti a dare battaglia circa l’inammissibilità del procedimento adottato dai legali del Napoli. La decisione del Collegio arbitrale è attesa per martedì. Le udienze si sono aperte con l'ottimismo del Napoli, ma con il procedere nelle discussioni, si è compreso subito che la situazione si faceva ingarbugliata. “Il ricorso del Napoli è inammissibile - ha tuonato Mariano della Porta, avvocato del Mantova -. Non se ne conosce la provenienza e la veridicità. E' una stampata di un computer". Sulla stessa linea anche Ruggero Stincardini, rappresentante legale di Arezzo, Piacenza, Ascoli e Catania: "Il documento presentato dal Napoli è la schermata di un pc di cui non è certa la provenienza, con dati non riconducibili a precisi elementi". Secondo le tesi dei legali avversi al Napoli, il foglio in cui sono raccolti i dati sui presunti ammanchi nei versamenti all'Inail, nodo centrale nella tesi proposta dal Napoli, non sono attendibili. La tesi su cui si basano i ricorsi del club partenopeo, sono proprio sul presunto mancato versamento dei contributi Inail, che configurerebbe un 'vulnus' nei requisiti per l'iscrizione ai vari campionati, perché ritenuti di natura previdenziale e non assicurativa. A questo punto non si comprende perché l’avv. Chiacchio non abbia presentato documenti ufficiali. Per i legali della Figc, però, non è questo il punto rilevante, "il nodo è un altro". Visibilmente irritato dall'azione del Napoli è l'avvocato Francesco Sibilla, del collegio difensivo del Pescara: "Chiederemo il pagamento delle spese legali per lite temeraria". Mentre si susseguivano le udienze, i rappresentati legali delle parti chiamate in causa dal Napoli hanno mostrato sempre più ottimismo. "Il club di De Laurentiis - ha detto Gianluigi Polato del Vicenza - nel nostro caso non ha presentato alcuna documentazione. I nostri debiti erano stati pagati nei tempi dovuti, anzi abbiamo scoperto di avere un credito con l'Inail di 47 mila euro". Terminata la lunga maratona legale, l'avvocato Chiacchio ha trovato la forza per dirsi ottimista: "Per noi è stata comunque una giornata positiva. Il nostro obiettivo è il riscontro di verità sostanziali e oggi abbiamo acquisito elementi per noi positivi. Sul documento tanto dibattuto dalle controparti, il Collegio arbitrale si è riservato di ammetterlo, quindi per il momento non l'ha rigettato".

Il Napoli però forte della presa di posizione del Ministro Maroni ovviamente non si sente ancora sconfitto, certo che gli altri 7 ricorsi presentati non si rivelino un bluff come quelli ritirati al Crotone, Catania e Triestina.

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