ESCLUSIVA PIANETAZZURRO - DE LAURENTIIS STA PENSANDO DI COSTRUIRE UN NUOVO STADIO A VILLA LITERNO •

6/2/2007

(VINCENZO CIMMINO) - Il problema dell’inadeguatezza degli impianti sportivi, alla luce degli ultimi fatti di cronaca, è tornato alla ribalta più che mai. In Italia solo cinque stadi rispondono appieno ai parametri imposti dal decreto Pisanu, trattasi dell’Olimpico di Roma e di Torino, il Franchi di Siena, il Barbera di Palermo ed il Dall’Ara di Bologna. Gli altri impianti, compresi due tra i più importanti d’Italia come il San Siro di Milano e lo stesso San Paolo di Napoli, vengono classificati ‘non a norma’ e quindi impossibilitati ad ospitare eventi calcistici in presenza di pubblico, almeno per il momento. Parecchie società di serie B, aggirando il decreto, che decade se l’impianto non supera i 10000 posti a sedere, hanno preferito ridurre la capienza per ovviare a tale problema, come il Menti di Vicenza (9.999 posti). Napoli fa storia a sé: da anni infatti è in corso una querelle tra il Comune e la SSC Napoli per quanto riguarda i lavori da effettuare all’impianto di Fuorigrotta per renderlo a norma; nel 2005 fu stipulata una convenzione tra le due parti per quanto riguarda la concessione del San Paolo al club azzurro ed un passo di tale accordo prevedeva che le opere di ammodernamento fossero a carico completo del Comune di Napoli. Ad oggi però tali lavori non si sono ancora visti, anzi l’assessore Ponticelli ha in più riprese ventilato l’ipotesi della costruzione di un nuovo stadio, nella zona di Miano o Scampia. Questo progetto però sembra essere campato in aria perché costruire un impianto in una zona del genere porterebbe più danni che profitti. In primis la mancanza di collegamenti: se il San Paolo è facilmente raggiungibile grazie a Cumana, Metropolitana ed autobus vari, arrivare a Miano per seguire una partita sembra pressocchè impossibile. Se poi si decidesse di raggiungere tale impianto con l’automobile si dovrebbe incorrere in una rete stradale quantomeno ‘fatiscente’, con buche ed irregolarità disseminate praticamente su tutto il territorio e con una rete fognaria tanto instabile da provocare allagamenti alla prima pioggia. Costruire uno stadio in una zona del genere vorrebbe dire dover effettuare anche una serie di lavori supplementari che siamo certi il Comune difficilmente si accollerà. Tutti questi particolari non stanno sfuggendo al presidente De Laurentiis, particolarmente infuriato: "Potremmo anche decidere di scioperare se non ci saranno le dovute garanzie. Si sta trattando il problema con superficialità mentre sarebbe necessario una riscrittura totale delle regole che governano questo sport. Bisogna ricominciare totalmente daccapo”. Il patron azzurro si vede sfuggire dalle mani il San Paolo per colpe non sue e sta quindi pensando ad una decisione drastica: tempo fa opzionò un importante terreno in quel di Villa Literno e presto potrebbe decidere di costruire proprio in quella zona il nuovo impianto in cui giocherà il Napoli. Il produttore da tempo sta pensando a questa eventualità e gli ultimi fatti, che probabilmente porteranno il pubblico napoletano lontano dalla squadra per molto tempo, potrebbero indurlo ad accelerare il suo progetto. Napoli e Villa Literno, un matrimonio che presto potrebbe diventare realtà.

INDIETRO